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Lecce | Ezio Cuppone, 50 anni, di lecce lavorava presso la filiale «lecce 4» poi radiato

Truffa le poste per 223mila euro, indagato

Avrebbe distratto il denaro con l'ausilio di firme fasulle e falsificazioni
Scoperto dalla polizia postale dopo un semplice controllo di routine

Redazione Online

LECCE | Si concludono le indagini preliminari sul 50enne leccese Ezio Cuppone da parte della Procura della Repubblica di Lecce. L’uomo, ex dipendente delle poste, dovrà rispondere alle accuse di truffa, peculato e falsificazione dei documenti amministrativi. Cuppone lavorava nell’ufficio postale «Lecce 4» ubicata in via Girolamo Marcianò presso piazzale Rudiae.
Le indagini svolte dalla polizia postale sono iniziate con un controllo di routine, ma gli inquirenti si sono subito resi conto che nel database dell’amministrazione mancasse una somma pari a 223mila euro.

L’uomo sarebbe riuscito a nascondere bene la truffa grazie a firme che avrebbe apposto in documenti di rimborsi titoli, vendite e prelievi, nonché falsificazione titoli usando dei codici pin. Tutto ha avuto inizio quando una delle vittime si è accorta che nel suo conto mancasse una somma pari a 30mila euro. Dopo varie verifiche e riscontri il cerchio si è chiuso proprio attorno alla figura di Cuppone.

Subito per l’uomo è scattato il licenziamento da parte delle poste ed è stato segnalato alla procura, ma nei suoi confronti non è stata emessa alcuna custodia cautelare perché ha già restituito parte della somma. Ora dovrà in due settimane presentare una documentazione difensiva prima che il pubblico ministero, Donatina Buffelli, chieda il rinvio a giudizio. L’indagato è assistito dall’avvocato Alessandro Troso.

Giovedì 20 ottobre 2011

© Riproduzione riservata

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