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Lecce | de leo e naccarelli contro la senatrice, dicono essere coinvolta nella vicenda

Poli Bortone e Perrone chiamati a deporre
In aula per il contratto tra Selma e comune

Ancora da stabilire la data di apparizione in tribunale per i due politici

di Valentina Castelli

LECCE | Qual è il reale coinvolgimento degli allora (e degli attuali) amministratori leccesi nel caso dei palazzi di via Brenta? Nel processo che vede imputato Massimo Buonerba, sono stati chiamati a testimoniare la senatrice Adriana Poli Bortone, all'epoca dei fatti sindaco di Lecce, e l'attuale sindaco, Paolo Perrone.

POSIZIONE DELLA POLI BORTONE | La senatrice è stata convocata dall’avvocato Andrea Sambati, nominato per rappresentare il Comune di Lecce, che nella vicenda dei palazzi di via Brenta, si è costituito parte civile. La senatrice deve chiarire il suo coinvolgimento ed eventuali responsabilità in merito alle procedure avviate per stipulare il contratto di leasing tra la SelmaBipiemme ed il Comune salentino. In primo luogo è necessario capire ed accertare una sua probabile partecipazione alle procedure del contratto di leasing, che da quanto è stato affermato da Giuseppe Naccarelli, ex dirigente finanziario del Comune di Lecce e dall’ex assessore al Bilancio Ennio De Leo, risulta esserci stata. I due, infatti, hanno accusato l'allora sindaco Poli Bortone, di essere coinvolta in prima persona nella questione dei palazzi di via Brenta. In secondo luogo occorre chiarire quali fossero gli obiettivi dell’amministrazione comunale e se il contratto stipulato con la società milanese potesse risultare davvero conveniente per la città. La senatrice è stata chiamata a deporre anche dall'avvocato Conte.

ANCHE PERRONE IN AULA
| L'attuale Sindaco di Lecce, Paolo Perrone, invece, è stato chiamato a presentarsi in aula, dall’avvocato della difesa, Sabrina Teodora Conte, legale di Buonerba. L’attuale sindaco dovrà riferire se a quei tempi, nella veste di assessore ai Lavori pubblici, fosse a conoscenza dei palazzi di via Brenta e del leasing e dovrà peraltro riferire tutto ciò che ha fatto per «l’affare di via Brenta» durante il suo mandato di primo cittadino. I nomi dei due test sono comparsi nel fascicolo, dato ieri al giudice Stefano Sernia, insieme ai nomi dei test dell'accusa, delle parti civili e della difesa. Non è ancora nota la data dell'apparizione in tribunale da parte dei due politici, che potrebbero comparire già il 10 novembre, nel corso della prossima udienza.

Venerdì 4 novembre 2011

© Riproduzione riservata

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