Intercettato un gommone con 36 migranti pakistani

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Gagliano del Capo | L'imbarcazione é stata avvistata a 12 miglia da santa maria di leuca

Intercettato un gommone con 36 migranti pakistani

I due scafisti accortisi della presenza dei militari sono fuggiti

di Marzia Conversano

Il gommone sequestrato
Il gommone sequestrato

MARINA DI NOVAGLE (GAGLIANO DEL CAPO)| Un gommone oceanico per il traffico di migranti clandestini dalla Grecia è stato intercettato e fermato la scorsa notte dalla Guardia di Finanza a Marina di Novaglie.
L’imbarcazione, lunga 12 metri e con a bordo numerosi migranti stipati all’inverosimile, è stata avvistata alle 21.45 a 12 miglia al largo da Santa Maria di Leuca, mentre era diretta a forte velocità verso la riva.
I militari del Corpo di Gallipoli e Otranto hanno monitorato il gommone fino alle coste italiane per salvaguardare l’incolumità dei migranti.
Arrivati vicino alla costa e accortisi della presenza dei militari, i due scafisti hanno effettuato una serie di manovre estremamente pericolose per sottrarsi alla cattura. Non potendo riprendere il largo hanno lanciato il gommone verso terra facendolo arenare e provando a scappare, mentre i migranti hanno cercato di disperdersi sul territorio.
L'INTERVENTO DEI MILITARI | Arrivate sul posto, le pattuglie del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Lecce e dell'Arma dei Carabinieri hanno immediatamente iniziato la ricerca dei migranti, individuandone complessivamente 36, tutti uomini di nazionalità prevalentemente pakistana e maggiorenni. Raggiunti dalle autoambulanze della Croce rossa, sono stati soccorsi dal personale della divisione emergenze provinciale, coordinata dal tenente Tommaso del Cuore.
Due migranti, lievemente contusi durante lo spiaggiamento del gommone, sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale di Tricase e subito dimessi.
Dopo essere stati rifocillati, sono scattate le operazioni di identificazione e l’intero gruppo è stato trasferito nel centro «don Tonino Bello» di Otranto in attesa di essere accompagnati nelle strutture dei Cara (centri di accoglienza per richiedenti asilo) di Puglia.
Sono attualmente in corso le indagini volte all’individuazione dei due scafisti.

Venerdì 3 maggio 2013

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