Accoltellata: non aveva pagato la sua dose

Ultimi articoli
Newsletter

Scorrano | vendetta dello spacciatore per un debito insoluto di poche centinaia di euro

Accoltellata: non aveva pagato la sua dose

Finisce in ospedale sotto shock e con lesioni da tagli multiple sul corpo

Redazione Online

Fabrizio Paiano e Maria Serena Cavadini
Fabrizio Paiano e Maria Serena Cavadini

SCORRANO | Ferite da taglio all'avambraccio destro, lesioni multiple da taglio superficiali all'emitorace, al dorso della mano sinistra e al terzo e quinto dito. Questo il referto medico dell'ospedale di Scorrano dove la vittima dell'aggressione, una ragazza 22enne di Giuggianello, è stata condotta verso le ore 19 della sera del 17 ottobre. Il movente di tanta violenza, il mancato pagamento di una non precisata quantità di stupefacenti, che la giovane si procurava tramite alcune conoscenze del luogo.
Ai carabinieri, intervenuti su segnalazione dei medici del nosocomio, la ragazza, superato lo stato di shock, ha raccontato l'episodio, fornendo una descrizione accurata del gruppetto di assalitori oltre ad altri indizi fondamentali per il loro riconoscimento.
Secondo le ricostruzioni, Fabrizio Paiano, 22 anni, di Tricase, si sarebbe recato verso le 17 a casa della vittima, in compagnia della sua convivente, Maria Serena Cavadini, 21 anni, incensurata originaria di Ginevra. I due ragazzi avevano intenzione di effettuare un viaggio in Svizzera nei prossimi giorni, e sono andati a riscuotere il debito per recuperare il denaro necessario al loro progetto. Ma alla resistenza della 22enne, hanno deciso di passare alla forza. Spinte, intimidazioni, l'ingiunzione di pagare subito, e infine la violenza. Infatti quando il fratello della giovane è intervenuto nella colluttazione con l'intenzione di proteggerla, Paiano ha reagito estraendo un coltello a serramanico e inveendo sulla ragazza.
La coppia di aggressori è poi fuggita, insieme ad altre due persone che li attendevano fuori, a bordo di una Fiat Punto nera. I due complici sono stati identificati con un sistema di ricerca incrociata fra i dati dei segnalati presenti negli archivi delle forze dell'ordine, e la ricostruzione delle conoscenze di Paiano, che preso dai concitati avvenimenti si era lasciato scappare i loro nomi di battesimo: «Mirko e Dario».

da sinistra a destra: Giovanni Mirko Stefano e Dario De Giuseppe
da sinistra a destra: Giovanni Mirko Stefano e Dario De Giuseppe

Con l'aiuto delle testimonianze raccolte, i carabinieri delle stazioni di Muro Leccese, Minervino di Lecce e Scorrano hanno iniziato una corsa contro il tempo, nel tentativo di arrestare il gruppo, prima che scadessero i termini per la flagranza di reato. I primi a essere acciuffati sono stati loro: Paiano e la sua compagna, che si erano nascosti ad Andrano, proprio ospitati da uno dei complici, Dario De Giuseppe, 36 anni, di Minervino di Lecce, il quale si trovava con loro al momento dell'arresto.
Il quarto uomo, Giovanni Mirko Stefano, 31enne, di Casamassella, una frazione di Uggiano La Chiesa, è stato scovato presso la sua abitazione di Cerfignano, frazione di Santa Cesarea Terme intorno alle ore 14. Dalle perquisizioni dei rispettivi domicili, gli agenti sono venuti in possesso di 3,5 grammi di eroina, 2,5 di hashish e 3 di marijuana, oltre che di un bilancino di precisione e alcuni effetti utilizzati per il confezionamento delle dosi. Circa 120 euro, probabilmente derivanti dall'attività di spaccio sono stati ugualmente rinvenuti.
Il risultato delle perquisizioni risulta cruciale per confermare il movente avanzato. I tre uomini, già noti alle forze dell'ordine, dovranno rispondere del reatodi rapina aggravata. Al protagonista dell'aggressione, Paiano, sono contestati anche il reato per lesioni personali dolose aggravate e porto illegittimo d'armi. Tutti ad esclusione di Stefano sono accusati inoltre di detenzione di droga ai fini di spaccio.

Mercoledì 19 ottobre 2011

© Riproduzione riservata

5439 visualizzazioni

Commenti
Lascia un commento

Nome:

Indirizzo email:

Sito web:

Il tuo indirizzo email è richiesto ma non verrà reso pubblico.

Commento: