Redazione Online
CASARANO | Oltre all’attività ospedaliera, il medico svolgeva visite private, ma senza rispettare la convenzione che prevede il versamento di una quota del compenso alla Asl di appartenenza: un danno per i pazienti e per il sistema sanitario in generale di cui lo specialista dovrà rispondere davanti all’autorità giudiziaria, dopo essere stato scoperto dalla Guardia di finanza.
L’ATTIVITÀ INTRAMOENIA ALLARGATA | Il medico lavora presso un presidio ospedaliero della zona di Casarano e a tale attività affiancava quella di libero professionista all’interno del proprio studio. Tuttavia i controlli incrociati svolti dai militari della Tenenza di Casarano hanno rilevato che il dottore non emetteva le parcelle che attestavano le visite specialistiche e dunque non versava alla Asl la quota spettante. Infatti la convenzione per le prestazioni in regime di intramoenia allargata prevede una ripartizione del compenso tra ospedale e medico: 25% al primo e 75% al secondo.
LA DENUNCIA | L’evasione di cui è colpevole il professionista sarebbe di lieve entità e non è stato tratto in arresto. Comunque dovrà rispondere all’accusa di peculato per l’appropriazione di somme dovute all’azienda ospedaliera. In aggiunta verrà inoltrata una segnalazione alla Corte dei conti per il recupero del danno erariale.
Martedì 3 gennaio 2012
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