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LECCE | Aveva messo in piedi una piccola ma accurata serra casalinga, ricavandola dallo sgabuzzino del terrazzo del suo appartamento, sito nel centro di Lecce. Attrezzato di lampada al sodio, impianto di ventilazione, e ogni precauzione possibile per ottenere in breve tempo un buon raccolto: le piantine di marijuana, circa 160, avevano già raggiunto un'altezza di 30 centimetri e presto sarebbero state pronte per la raccolta e l'essicazione. Finito in manette per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, non il solito volto conosciuto agli agenti, ma un ragazzo incensurato, Gabriele Memmo, di 30 anni, leccese ben noto in città anche per l'essersi dedicato in passato all'attività politica. Il reparto operativo dei carabinieri di Lecce, forte dei risultati di una serie di accertamenti, ha fatto irruzione nella sua abitazione in tarda mattinata, trovando oltre alla coltivazione, anche 3 grammi di cocaina. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro, mentre il giovane, difeso dagli avvocati Luigi e Roberto Rella è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce.
Sabato 22 ottobre 2011
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