Redazione Online
SURBO | Un colpo di pistola diritto all'altezza del collo stronca la sua vita. La vittima, un giovane di 26enne Youssef Harmanz, di origine marocchine, ma residente a Surbo, macellaio in supermercato della zona, ospite per la serata, a casa di un amico, nonché fratello della sua fidanzata, Danilo Dell'Anna.
PRIMA DELL'ACCADUTO | Al momento della sciagura in casa erano presenti Harmanz, accompagnato dalla sua fidanzata, il proprietario di casa Dell'Anna e la sua ragazza che avevano deciso di trascorrere una serata tranquilla all'interno delle mura domestiche bevendo, mangiando e facendo quattro chiacchiere tra amici. Ma intorno alle 21.45 la tranquillità che avrebbe dovuto caratterizzare la serata, si è trasformata in tragedia, gettando i presenti nello sconcerto e nella disperazione. Andiamo per ordine, ricostruendo i passaggi più importanti della vicenda dall'epilogo drammatico.
GLI ATTIMI DI SCONCERTO | Al momento della sciagura i due amici e le rispettive fidanzate si trovavano nel soggiorno della villetta residenziale, sita in via Piave 157, nella zona periferica della città, quando il cognato della vittima, forse a seguito di un discorso tenuto sulle armi, ha deciso di sfoggiare la sua vecchia pistola d'ordinanza, una calibro 7.65, legalmente detenuta, che l'uomo utilizzava per lavoro. Ex guardia giurata, ha lasciato la divisa da qualche anno, per dedicarsi alla gestione del bar di famiglia il «Taberna 2» assieme al padre.
La tragedia si è consumata in pochi attimi, mentre i due uomini discutevano sull'arma, un colpo rimasto in canna, è partito improvvisamente, freddando il giovane marocchino, il cui corpo è caduto al suolo senza vita davanti agli occhi increduli dei presenti. Inutile l'intervento dei sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che decretare il decesso dell'uomo e trasportarne il corpo inerme presso la camera mortuaria del Vito Fazzi di Lecce, in attesa dell'autopsia che verrà eseguita dal medico legale Alberto Tortorella.
LE INDAGINI | Sul luogo dell'accaduto sono accorsi anche i carabinieri della stazione di Surbo e gli uomini del reparto investigazioni scientifiche dei rilievi di Lecce, guidate dal maggiore Saverio Lombardi e dal capitano Biagio Marro che hanno eseguito i primi accertamenti e controlli e interrogato gli amici della vittima, condotti in caserma subito dopo e riascoltati ulteriormente dal pubblico ministero per chiarire la dinamica della vicenda.
Le indagini saranno condotte sotto la supervisione del magistrato di turno, Giovanni De Palma, sostituto procuratore della Repubblica.
Mercoledì 2 novembre 2011
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