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Al centro nella foto, Cristian Karim Benvenuto (il secondo da sinistra) e l'imam Saifeddine Maaroufi (il terzo) |
LECCE - Dopo il gesto di solidarietà compiuto a favore dei senzatetto leccesi e l’aiuto alle ricerche del ragazzo scomparso di Salice Salentino, la comunità pakistana locale si è ritrovata nel pomeriggio, nei punti più significativi della città, per la tradizionale festa dell’indipendenza pakistana.
Perlopiù uomini, ma anche alcune donne e soprattutto bambini, bambine e adolescenti si sono ritrovati in occasione della celebrazione nazionale, che è molto sentita. La comunità si è riunita in vari luoghi con bandiere e sciarpe a porgere un saluto alla loro terra natìa dalla loro terra d’azione, l’evento si è svolto a Lecce, che è il luogo principale in cui i pakistani risiedono: nella «Città della lupa», infatti, vivono circa un migliaio delle oltre 3.000 persone che compongono la comunità pakistana, che è piuttosto organizzata grazie all’Associazione Nazionale Italia-Pakistan, che si contraddistingue per le sue attività in ambito culturale e sociale, riunisce anche diverse donne ed è presieduta dal Dott. Cristian Karim Benvenuto, manager di una multinazionale estera.
La manifestazione non è solo l’occasione per una festa, ma anche un momento di riflessione sui temi dell’integrazione e della convivenza. Inevitabili i riferimenti alla religione musulmana ma non solo come messaggio di pace e non di guerra. «Chi uccide non ci rappresenta» hanno detto i diversi rappresentanti islamici.
L’Imam di Lecce Saifeddine Maaroufi, fra i più conosciuti e moderati d’Italia, è molto vicino alla comunità pakistana, e con entusiasmo ha partecipato all’evento in rappresentanza della comunità islamica.
Venerdì 14 agosto 2015
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