Redazione Online
LECCE | Il ladro d'auto chiede il patteggiamento. Si tratta di Fabio Stea, 38 anni, brindisino, che si trova ora agli arresti domiciliari dopo aver rubato una Fiat 500 bianca, che nella notte di ieri aveva trovato parcheggiata in via Enzo Sozzo, proprio di fronte all'abitazione della legittima proprietaria. La polizia, messasi sulle sue tracce dopo la denuncia, lo aveva intercettato ieri, verso le 4,30 del mattino sulla strada statale che unisce San Cataldo a Lecce.
L'INSEGUIMENTO | Due volanti della squadra leccese lo hanno inseguito, mentre una terza auto lo attendeva lungo la strada in direzione Brindisi per intercettarlo all'altezza del bivio per Surbo e Giorgilorio. Qui, bloccata l'auto, era stato costretto ad abbandonare l'idea della fuga e scendere dal veicolo, che dopo i rilievi di rito della squadra scientifica è stata riconsegnato alla proprietaria. Dalla perquisizione effettuata dagli agenti agli ordini del vicequestore Antonio Ingrosso, sono stati rinvenuti gli attrezzi serviti verosimilmente per scassinare l'auto e metterla in moto, fra cui un cacciavite, che al momento del fermo, faceva mostra di sè ancora conficcato del quadro di accensione.
L'UDIENZA | Questa mattina l'udienza presieduta dal giudice monocratico Silvia Minerva, dove l'uomo ha patteggiato una pena di 2 anni. In aula presente il pubblico ministero Paola Guglielmi. La proprietaria dell'auto si è costituita parte civile, ed è stata rappresentata dall'avvocato Arcangelo Corvaglia.
Mercoledì 26 ottobre 2011
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