di Valentina Castelli
LECCE | Accolta dal giudice del riesame del tribunale di Lecce, Vincenzo Pellerino, la richiesta avanzata dall'avvocato Andrea Sambati, relativa alla revoca degli arresti domiciliari a cui il suo assistito, Giordano Franceschini, era stato condannato lo scorso 28 novembre.
COINVOLTO NEL GIRO DI TANGENTI | Il nome di Franceschini, docente universitario a Perugia, sarebbe stato associato al presunto giro di tangenti legato all'affare, da milioni di euro, dell'installazione dei filobus nel capoluogo salentino. Oltre ad essere un docente, Franceschini, in qualità di progettista, si è occupato di realizzare il progetto per l'istituzione del servizio di trasporto pubblico in città. Secondo l'accusa l'uomo sarebbe colpevole di aver erogato delle fatture dal valore alterato e di aver versato delle ingenti somme di denaro sul conto svizzero di Massimo Buonerba, ex consulente giuridico dell'allora sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, ed un altro degli indagati coinvolto nella vicenda. Il 21 novembre per Franceschini scatta l'arresto con l'accusa di truffa aggravata.
COLLABORA E FINISCE AI DOMICILARI | Durante la rogatoria l'accusato avrebbe cercato di spiegare al gip, Antonia Martalò, le ragioni della sua innocenza, addebitando l'erogazione delle false fatture a ragioni fiscali e dunque negando qualsiasi tipo di coinvolgimento con il giro di tangenti legato alla questione filobus. Nel corso delle indagini il progettista padovano è stato sottoposto ad una serie di interrogatori, uno dei quali compiuti dallo stesso procuratore capo di Lecce, Cataldo Motta, dimostrando un atteggiamento di collaborazione e disponibilità. Sarebbero state queste le ragioni che avrebbe indotto il giudice per le indagini preliminari, Antonia Martalò, a concedergli gli arresti domiciliari.
SCARCERATO DAI GIUDICI DEL RIESAME | Nei giorni scorsi, il suo avvocato Sambati, presenziando davanti ai giudici del tribunale di Lecce, ne ha richiesto la scarcerazione completa per assenza di prove che attestino la sua colpevolezza. L'istanza è stata accolta ed ora si attendono le motivazioni che hanno spinto i giudici del riesame a prendere la suddetta decisione e che saranno depositate nei prossimi giorni. Franceschini è ritornato in libertà, ma le indagini sullo scandalo tangenti-filobus proseguono. Nel corso degli ultimi interrogatori l'uomo avrebbe fornito una serie di dettagli e notizie utili che potrebbero finalmente condurre la delicata questione verso un epilogo decisivo e definitivo.
Venerdì 9 dicembre 2011
© Riproduzione riservata
1805 visualizzazioni