di Alessandra Palmieri
LECCE | La vita politica leccese si anima e dilagano le polemiche dai toni pungenti e accusatori tra i rappresentanti dei partiti contrapposti. A scatenare il disappunto del candidato a palazzo Carafa, Antonio Capone, la candidatura alle primarie di Adriana Poli Bortone e dell'attuale sindaco di Lecce, Paolo Perrone, impegnati fino a qualche settimana a darsi dura battaglia accusandosi dei fallimenti delle rispettive amministrazioni ed improvvisamente disposti a dialogare. La bagarre politica che li ha coinvolti è passata attraverso conferenze stampa durante le quali i due si sono lanciati accuse molto pesanti, mettendo in discussione l'uno la gestione amministrativa dell'altro ed ora, in prossimità delle elezioni, tutto ciò che è accaduto viene messo a tacere e ci si avvia alla candidatura alle primarie, per ora e poi forse ad una probabile alleanza.
Capone definisce improponibili le candidature di chi ha lasciato un debito fuori dal bilancio di cinquantacinque milioni di euro conducendo la città al collasso finanziario ed invita i leccesi a ricordare quanto hanno dovuto pagare per gli errori di chi ha avuto il potere e non l'ha saputo esercitare mettendo a repentaglio l'equilibrio economico di un'intera città, un esempio di cattiva amministrazione sono i casi di via Brenta e dei filobus. L'ex assessore scende in campo con una nuova formazione politica, una lista civica che propone un programma volto a sanare i problemi lasciati in sospeso dalle amministrazioni precedenti e di impiegare le risorse e ridistribuirle in quei settori che ne necessitano come l'assistenza per gli anziani, i servizi sociali e l'inserimento dei giovani nella vita politica e lavorativa della città.
«È bene che al loro posto altre personalità, non inficiate da un passato di oscurantismo, si confrontino liberamente e soprattutto senza scheletri nell'armadio», conclude così il suo intervento il rappresentante della lista civica Verso Lecce, augurandosi che, per uno scatto d'orgoglio, i due avversarsi facciano un passo indietro evitando questa pantomima.
Mercoledì 19 ottobre 2011
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