Redazione Online
CAMPI SALENTINA | Vengono studiate con attenzione, mentre sono intente a svolgere le normali operazioni di riscossione della pensione, poi silenziosamente pedinate fin sotto casa, e qui infine aggredite. Un'azione rapida che non lascia spazio a sguardi indiscreti e testimonianze: allo strappo segue la rovinosa caduta della vittima, poi la fuga.
Ben 12 gli scippi, avvenuti tra il 3 agosto e il primo di ottobre nella zona di interesse della compagnia dei Carabinieri di Campi Salentina: tre a Veglie e Trepuzzi, due a Novoli, Carmiano e Campi. Alcuni furti sono avvenuti intorno alle 9 del mattino, gli altri più frequentemente dopo mezzogiorno, con un risultato molto variabile oscillante fra i 450 e i 1500 euro.
Dopo due mesi di indagini, i carabinieri del Norm, Nucleo Operativo e Radiomobile di Campi sono infine riusciti a dare un volto ai responsabili di questa attività, divenuta seriale: un uomo, Armando De Benedettis, 40 anni, di San Donaci, già noto alle forze dell'ordine per una lunga lista di reati in materia di droga, delitti contro il patrimonio ed evasione.
E poi la sua convinvente, Vanessa Leone, 21 anni, di San Pancrazio Salentino, incensurata.
De Benedettis era tenuto in osservazione da un po', anche tramite l'attività informativa della stazione dei Carabinieri di Trepuzzi, a causa del suo atteggiamento sospetto: si recava negli uffici postali con lo scopo apparente di effettuare delle operazioni, ma poi continuava a guardarsi insistentemente attorno, alla ricerca di una preda adatta.
E con questo atteggiamento è stato sorpreso il 20 settembre a Campi Salentina, nello stesso luogo dove una donna di 74 anni è stata derubata alle 11,30 del mattino della borsetta, contenente i 450 euro della sua pensione. Pochi i passi che la dividevano da casa.
Il giorno dopo era a Trepuzzi, in compagnia della convivente, Vanessa Leone. Nell'ufficio postale mantenevano lo stesso contegno di apparente normalità, scambiandosi addirittura effusioni, muovendosi fra l'atrio e l'area riservata al pubblico. Poi hanno aspettato all'esterno la donna che avevano deciso di colpire. Sono state le immagini della videosorveglianza a rendere palese i loro movimenti. Il secondo episodio di cui si sono resi protagonisti insieme è quello avvenuto il primo ottobre, a Carmiano, dove la loro auto è stata ripresa da un'altra videocamera di sorveglianza nei momenti subito precedenti al furto, mentre seguivano la vittima. La registrazione ha inoltre messo in evidenza un'ammaccatura nella carrozzeria che è stata poi riscontrata dagli agenti sulla Seat Ibiza color grigio-argento di De Benedettis, auto che era stata acquistata dai due una settimana prima del fatto.
Riguardo quanto accaduto a Novoli, esiste invece una testimonianza oculare. Una persona sostiene di averlo visto in volto quando, a bordo di un'auto di colore grigio-argento guidata da un complice, aveva seguito la preda fin sotto casa, per poi strapparle di mano la borsetta mentre questa era ancora intenta a scendere dall'auto. Il complice di questo episodio, non è ancora stato identificato.
De Benedettis e la Leone sono stati tratti in arresto nella notte, in esecuzione di una ordinanza cautelare emessa dal Gip del tribunale di Lecce, Nicola Lariccia, su richiesta del procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Lecce, Antonio De Donno. De Benedettis è ora detenuto presso il carcere di Borgo San Nicola. Le indagini del Nucleo Operativo e Radiomobile di Campi coordinate da Simone Puglisi proseguono. Il comandante Maurizio Ferla si complimenta con i suoi uomini per il significato civile dell'arresto.
Sabato 15 ottobre 2011
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