di Caterina Sabato
LECCE | La crisi colpisce tutta l’Italia ma a risentirne di più sono i giovani, che spesso sono costretti a fuggire all’estero. Soprattutto il Sud è vittima di queste perdite. Un Sud che invece dovrebbe essere una risorsa per risollevarsi. È quello che il Pd ha intenzione di fare, puntando sui giovani, per svecchiare la classe politica e cercare delle soluzioni valide per uscire da questa decadenza.
Questo fine settimana 141 ragazzi e ragazze della provincia di Lecce partiranno a Napoli per incontrare altri giovani di tutto il Sud Italia in occasione dell’inaugurazione del progetto «Finalmente Sud». «Un progetto di formazione politica per giovani del Sud – ha spiegato Stefano Minerva, segretario provinciale dei giovani democratici – nel nostro Paese il ricambio generazionale in politica è difficile. Un tempo i partiti erano più attivi nel reclutare giovani che si impegnassero con passione nella politica. Oggi purtroppo non è più così. E proprio per questo il Pd vuole investire sulle nuove generazioni, per dare un nuovo volto al nostro partito».
«Finalmente Sud» avrà la durata di un anno, l’avvio è fissato per il 29 e 30 ottobre a Napoli. I partecipanti, dai 18 ai 35 anni, sono rappresentanti dei circoli Pd, amministratori locali, esponenti del mondo delle associazioni provenienti da Campania, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Molise. In questi due giorni ci saranno diversi tutor e docenti universitari che interverranno in dei convegni per avviare il percorso di formazione destinato alle nuove classi dirigenti. Domenica Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, inaugurerà l’iniziativa.
Il progetto in seguito prevede sei aree di approfondimento: sviluppo e lavoro, istituzioni e pubblica amministrazione, istruzione, ambiente, welfare e cultura. I partecipanti potranno quindi condividere contenuti formativi su più aree tematiche, scambiarsi informazioni, lavorare su progetti comuni.
«Ricostruire l’Italia è il nostro obiettivo – ha spiegato Sergio Blasi, segretario regionale del Pd – ripartendo però dal Sud che non deve essere più il «problema» ma la risorsa per risollevare il Paese. Noi vogliamo dare forma ad una futura classe dirigente preparata e consapevole».
Giovedì 27 ottobre 2011
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