Redazione Online
LECCE | Si è tenuta questa mattina l’ennesima udienza del processo che ha visto come protagonista Massimo Buonerba, l’ex consulente giuridico del Comune di Lecce ai tempi dei mandati (9 anni) di Adriana Poli Bortone a sindaco della città e professore universitario. Buonerba è accusato dei reati di riciclaggio e corruzione.
Si parla di un probabile collegamento fra i 2 milioni e 800 mila euro scoperti sul conto del professore Buonerba e la vicenda dei palazzi di via Brenta. La guardia di finanza avrebbe tenuto in considerazione proprio questo conto, aperto in Svizzera, per ricostruire le vicende che vedono imputati l’ex consulente giuridico e la società di leasing Selmabipiemme.
Buonerba sarebbe stato una figura importante, in quanto consulente dell’allora sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, nel sottrarre il danaro del Comune di Lecce per distrarlo successivamente in conti correnti esteri. Secondo gli inquirenti ci potrebbero essere dei collegamenti fra il conto avente a Lugano (Svizzera) e la vicenda del palazzo comprato dal Comune ad un prezzo considerato esorbitante rispetto a quello del valore di mercato.
Proprio questa mattina, davanti al giudice presso il Tribunale di Lecce Stefano Sernia si è conclusa l’udienza delle questioni preliminari, ossia la richiesta di esclusione della parte civile e successiva richiesta di incompetenza territoriale, cioè il trasferimento di tutto il processo a Milano perché la truffa sarebbe avvenuta nel capoluogo lombardo. Il giudice Sernia ha rimandato il processo al 3 novembre alle 9,30. Buonerba è rappresentato dall’avvocato Sabrina Conte.
Venerdì 21 ottobre 2011
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