Redazione Online
LECCE | Esce dal bar in cui era solito trascorrere il suo tempo libero, ma un atteggiamento sospetto lo incastra e scatta la perquisizione e poi l'arresto per spaccio e detenzione di stupefacenti. L'uomo, Mimmo Santoro, 29 anni, di Lecce aveva raggiunto il «Coffee time» a bordo della sua auto, un' «Opel Corsa», parcheggiata poi davanti al locale, sito in via Bari.
STUPEFACENTI IN TASCA | Una bevuta con gli amici, un bicchiere gettato nell'apposito contenitore posto all'ingresso ed un movimento sospetto che ha allertato la polizia impegnata in una serie di controlli, predisposti dal questore, Vincenzo Carella, al fine di prevenire e reprimere il fenomeno delle sostanze stupefacenti. Santoro, incensurato, raggiunta la soglia della porta, cercava di nascondere qualcosa nella tasca anteriore destra dei pantaloni quando gli agenti hanno deciso di seguirlo per poi fermarlo nei pressi della sua abitazione. Al via la perquisizione personale che ha consentito di rinvenire nella tasca che aveva alimentato i sospetti, 22 grammi di eroina confezionati in 4 involucri di cellophane. Nell'altra tasca invece, l'uomo custodiva una somma di denaro pari a cento euro, banconote da diversi tagli ed altri seicento euro, probabilmente il ricavato dell'attività di spaccio, sono stati ritrovati nella tasca interna del giubbotto. Si tratta solo di una esigua parte dei soldi illeciti derivanti dalla droga.
Spaccio di eroina ed hashish: un retrobottega per confezionare le dosi (guarda fotogallery completa)
I PROVENTI DI UN'ATTIVITÀ PROFICUA | Gli agenti infatti hanno esteso i controlli presso l'abitazione del sospettato dove è stata scovata un'ulteriore somma di denaro, molto più cospicua rispetto a quella precedentemente trovata, pari a 5 mila e trecento euro, nascosti nella tasca interna di un bomber nero, appeso in camera da letto. Dimostrazione che quella di Santoro fosse un'attività intensa, proficua e ben avviata. Un motivo in più che ha spinto la polizia a voler controllare il bar in cui il 29enne trascorreva il suo tempo e dove probabilmente, considerando il via vai di giovani degli ultimi tempi, intratteneva rapporti e scambi con i suoi clienti. Sospetti diventati presto certezze.
UN RETROBOTTEGA PER CONFEZIONARE L'EROINA | Un'irruzione della Sezione antidroga all'interno dell'attività in cui il proprietario Giacomo De Luca, un giovane leccese di 26 anni, incensurato, è stato colto di sorpresa mentre confezionava delle dosi di eroina. Un retrobottega adibito a laboratorio rudimentale per la lavorazione ed il confezionamento delle sostanze stupefacenti. All'angolo un mobiletto con una scatola in legno nella quale erano state sistemate tre «pietre» di eroina da circa un grammo ciascuna, un involucro aperto con altri 3,4 grammi della stessa sostanza ed un'ulteriore confezione con 0,9 grammi di hashish. Accanto agli stupefacenti, un bilancino elettronico, un coltello da cucina con la punta metallica intrisa di eroina e 290 euro, frutto dello spaccio. A seguito di quanto disposto dal procuratore di turno, Emilio Arnesano, i due giovani sono stati arrestati con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata alla cessione a terzi e condotti presso la casa circondariale di Lecce. richiesta inoltre la chiusura del bar e la revoca della licenza al proprietario
Mercoledì 7 dicembre 2011
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