Già denunciati a piede libero, ora agli arresti gli autori del colpo al Sacro Cuore di Maglie

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Maglie | fra di loro il giovane ex chierichetto della parrocchia che aveva anche le chiavi

Già denunciati a piede libero, ora agli arresti gli autori del colpo al Sacro Cuore di Maglie

Avevano sradicato la cassaforte dove erano custoditi gli ornamenti d'oro
e le reliquie di alcuni santi fra cui i martiri d'Otranto e Santa Rita

Redazione Online

Pantaleo Esposito
Pantaleo Esposito
Luigi Polimeno
Luigi Polimeno

MAGLIE | Sono stati arrestati oggi gli autori del furto compiuto nella notte fra il 4 e il 5 novembre, ai danni della chiesa Sacro Cuore di Maglie. Si tratta di Pantaleo Esposito, imprenditore di 43 anni, Stefano De Iaco, 27 anni e Luigi Polimeno, 21enne ed ex chierichetto presso la chiesa presa di mira dal terzetto. I tre uomini, tutti con trascorsi che li rendono noti ai carabinieri, sono stati tradotti in carcere dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Maglie, e dagli uomini della stazione locale, su esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Lecce Alcide Maritati su richiesta del sostituto procuratore Paola Guglielmi.

Stefano De Iaco
Stefano De Iaco

LE INDAGINI | Le ordinanze sono il risultato delle attività dei militari che hanno fatto seguito al furto. Gli inquirenti hanno indirizzato gli sforzi verso alcuni soggetti del luogo già conosciuti, perché le modalità del colpo lasciavano protendere verso ragazzi del magliese. Le indagini sono proseguite per tutta la mattina del 5 novembre finché, nelle prime ore del pomeriggio il monitoraggio non ha condotto a un’abitazione rurale di proprietà di Esposito, situata sulla strada Maglie-Gallipoli. Ad allarmare i carabinieri, la presenza di una luce accesa in una proprietà che avrebbe dovuto essere disabitata, e un forte odore di ferro bruciato, poi ricondotto alla cassaforte che era stata appena tagliata con l'uso di un flessibile.

La refurtiva
La refurtiva

IL BOTTINO | A quel punto i militari hanno aspettato, nascosti in un boschetto vicino, che i ladri tornassero sul posto per dividere il malloppo, cogliendo di sorpresa Esposito e Polimeno, mentre si dirigevano verso la cassaforte. La refurtiva, un insieme di relique e ornamenti sacri il cui valore sul mercato del collezionismo oscilla attorno ai 30mila euro, era ancora al suo interno. Altri 6mila euro in contanti, destinati dal parroco don Antonio alla ristrutturazione di un campo di calcetto, sono stati trovati in parte addosso a Polimeno, che era in possesso anche delle chiavi della chiesa, mentre i restanti 5mila sono stati recuperati nel corso delle perquisizioni che hanno coinvolto l'abitazione di De Iaco. Intanto le indagini procedono, per verificare la possibilità che altri soggetti abbiano preso parte al furto.

Sabato 19 novembre 2011

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