Gabellone scrive a Romani su la crisi del Tac

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Tricase | Mercoledì nella biblioteca comunale un'assemblea dei lavoratori licenziati

Gabellone scrive a Romani su la crisi del Tac

Michele Rizzi di Alternativa Comunista attacca duramente Vendola

Redazione Online

Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce
Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce

TRICASE | 720 lavoratori Adelchi hanno ricevuto nei giorni scorsi le loro lettere di licenziamento e ora si trovano in cassa integrazione. Le aziende comunicano: «Il provvedimento risulta inevitabile e non ulteriormente differibile, considerato che le società scriventi, hanno cessato l’attività produttiva dall’aprile 2009. Non risultano, pertanto, percorribili misure alternative al licenziamento collettivo e collocamento in mobilità di tutto il personale in forza». Ma i lavoratori non ci stanno ed è già scattata la mobilitazione e il prossimo 26 ottobre nella biblioteca comunale di Tricase si svolgerà un’assemblea per discutere della grave situazione.

Intanto, Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce, ha inviato una comunicazione urgente al ministro dello Sviluppo Economico, onorevole Paolo Romani, per metterlo al corrente della grave crisi dell’Adelchi e del sistemo produttivo del Tac salentino. «Con riferimento all’accordo di programma per l’attuazione dell’intervento nell’area di crisi industriale nei settori del tessile, abbigliamento e calzaturiero del territorio leccese, ho preso atto della relazione tecnica di attuazione elaborata dal Gruppo di Coordinamento Tecnico - scrive nella lettera il presidente - gli esiti contenuti nella relazione sono stati condivisi da tutte le parti, pur avendo riscontrato la presenza di significative difficoltà  da parte delle aziende nell’accesso alle risorse disponibili. Tali criticità dovrebbero indurre tutti i livelli istituzionali ad incoraggiare l’utilizzo delle  risorse finanziarie disponibili in direzione di quelle realtà aziendali che intendono investire sul territorio salentino». E conclude chiedendo all’onorevole Romani di convocare quanto prima il Collegio di Vigilanza.

I toni invece sono più accesi da parte di Alternativa Comunista e in particolare dal coordinatore regionale Michele Rizzi: «Conosco molto bene la vicenda di questi lavoratori per essere stato diverse volte a Tricase a supportare, con il mio partito, la loro lotta e conosco i loro visi, la loro rabbia, le loro speranze. Conosco anche le responsabilità di quei sindacati che hanno sempre «concertato» con il padronato, piuttosto che chiamare, sin dagli inizi, alla lotta più dura. Come conosco quanto siano ipocrite le dichiarazioni dei rappresentanti dei sindacati confederali locali che hanno letteralmente svenduto la causa dei lavoratori e che ormai non sono più rappresentativi di un bel niente». E attacca il presidente della Regione Nichi Vendola che parla di aumento dell’occupazione in Puglia quando la situazione è in realtà sempre più critica: «È stato a Tricase per comizi elettorali a profondere speranze, mentre il suo braccio destro, Capone, continua ad erogare altri fondi pubblici per altrettanti signori Adelchi  di altre zone della Puglia». E fa una proposta chiara: «Adesso, Vendola e Capone, a fronte di questa truffa ai danni di 720 lavoratori con famiglie a carico, esproprino le aziende degli Adelchi con in più un indennizzo, a favore dei lavoratori, di tutti i soldi pubblici ottenuti dalla proprietà in questi anni».

Lunedì 24 ottobre 2011

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