di Caterina Sabato
LECCE | Futuro e Libertà ora è anche a Lecce. Il presidente del coordinamento provinciale del partito, Paolo Pellegrino, ha incontrato questa mattina la stampa per inaugurare la sede leccese, in via Braccio Martello, 63.
«Grazie all’impegno di tutti i tesserati abbiamo potuto dar vita a tutto questo – ha dichiarato Pellegrino – Questa sede non deve appartenere solo a chi è iscritto, ma anche a chi si sente in qualche modo legato ai valori e alle idee di Futuro e libertà».
Questo coordinamento, come è stato spiegato, non vuole solo essere un’organizzazione partitica, chiusa nei propri interessi, ma vuole mettersi al servizio della città, attraverso iniziative, eventi e incontri. «Non ci saranno delegati – ha continuato – Tutti gli iscritti potranno partecipare attivamente alle decisioni del partito. Questa ritengo sia una novità importante, volta a non svilire l’intensità della partecipazione dei tesserati, come accade nelle altre sezioni politiche».
Questa inaugurazione precede due altri avvenimenti molto importanti: venerdì 22 ottobre la costituzione in provincia di Lecce del Terzo polo e il 20 novembre la celebrazione del primo congresso provinciale di Futuro e Libertà. «Faremo il punto della situazione politica – ha spiegato Pellegrino – e il Terzo polo rappresenterà una realtà in grado di ristabilire le regole democratiche che Berlusconi sta distruggendo, e farà da collante tra i vari poteri dello Stato».
Sempre in occasione del congresso provinciale si presenteranno le candidature, ma il presidente del coordinamento non ha voluto fare nessun nome perché ritiene che al momento sia inopportuno.
«Per quanto riguarda le comunali, il Terzo Polo farà di tutto per candidarsi – ha continuato a spiegare – se questo non succederà appoggeremo altre forze politiche, ma solo se si discuterà insieme il programma».
Sulla questione Regione Salento e sull’eventuale collaborazione con l'editore Paolo Pagliaro, Pellegrino è molto chiaro: «Ho stima di Pagliaro ma il progetto della Regione Salento va visto in riferimento ai numeri e a quello che succederebbe se si realizzasse davvero. Per esempio, secondo il mio parere, il decifit relativo alla sanità sarebbe violentissimo. Questo non è un no definitivo alla costituzione della Regione Salento, ma un invito a cercare il metodo giusto. Se Pagliaro volesse affiancarci sarebbe il benvenuto ma non ha mai espresso nulla di simile».
Mercoledì 12 ottobre 2011
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