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Lecce | a smascherare l'identità del ladro, i filmati del circuito di sorveglianza interno

Entra negli uffici «Enaip» e ruba un pc
Viola gli obbighi di sorveglianza. In manette

Dopo varie perquisizioni, l'uomo è stato arrestato davanti alla questura
dove si era recato come ogni domenica per depositare la sua firma

Redazione Online

LECCE | Una telefonata partita dal centro «Enaip» di viale Gallipoli 1 nel primo pomeriggio di ieri per denunciare il furto di un computer dall'ufficio del direttore e richiedere l'intervento delle volanti sul posto per avviare i controlli. Una tranquilla domenica invernale interrotta bruscamente dall'increscioso evento di cui una dipendente del centro di formazione ne ha subito descritto la dinamica agli agenti sopraggiunti sul luogo.

I VIDEO CHIARIFICATORI | La donna, entrata nell'ufficio del direttore, si era accorta dell'assenza del portatile, un «Apple Imac» del valore di mille e 800 euro contenente informazioni personali e dati riservati ed aveva chiesto immediatamente aiuto alle forze dell'ordine. L'edificio dalle 8 alle 14 è un via vai di studenti quindi non è stato possibile per la segretaria individuare qualche faccia sospetta, un probabile autore del furto da descrivere alla polizia per procedere agli accertamenti. L'unica soluzione visionare i video del circuito di sorveglianza interno mediante i quali è stato individuato un uomo dalla corporatura esile, capelli lunghi raccolti in un piccolo codino, con addosso dei jeans, un giubbotto blu e delle scarpe nere a fasce, aggirarsi con fare sospetto tra gli uffici del centro e poi avviarsi all'uscita, quasi come se fosse stato disturbato nella sua perlustrazione. Poco dopo il sospettato è rientrato nuovamente nell'edificio, ma questa volta i video mostrano con chiarezza che avvolge tra le braccia il portatile oggetto del furto e taglia la corda. In un primo momento gli agenti impegnati a vagliare i filmati non riescono a ricostruire dalle immagini l'identità dell'uomo, ragion per cui chiedono l'aiuto di un'altra pattuglia che subito svela l'arcano mistero.

UNA FIRMA CHE VALE L'ARRESTO | Si tratta di Gianluca Fuso, 36 anni, volto già noto alle forze dell'ordine in quanto sottoposto a misure di prevenzione della sorveglianza speciale con l'obbligo di soggiorno di due anni. Scatta la caccia all'uomo, dapprima nel luogo di residenza dove aveva l'obbligo di soggiornare, risultato essere però disabitato ed in fase di ristrutturazione, poi in altre abitazioni e presso i domicili dei parenti, ma di Fuso nessuna traccia. L'affannosa ricerca viene interrotta nel momento in cui la polizia rammenta che tra le varie prescrizioni a cui è sottoposto il giovane c'è quella di recarsi ogni domenica mattina in questura per depositare la sua firma e allertano subito il corpo di guardia. Le aspettative degli agenti non vengono deluse e Fuso, in sella alla sua mountain bike e con ancora addosso gli indumenti del furto, arriva sul posto e viene immediatamente fermato, denunciato per furto ed arrestato con l'accusa di violazione degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale.

Lunedì 21 novembre 2011

© Riproduzione riservata

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