Redazione Online
Ci sono persone che le incontri una volta e non le dimentichi più. Che sia per simpatia, per il carattere gentile e disponibile, o perché contraddistinte da un aspetto particolare che le rende irripetibili. C’è poi chi, queste qualità, ce le ha tutte insieme ed è lì che ti trovi di fronte a un personaggio unico: l’attore e comico, Martino Meuli. Originario di Marcinelle (Belgio), Meuli vive a Martina Franca e lavora a Lecce. Nella sua carriera ha fatto tante cose. La più recente è al cinema, dove veste i panni del fioraio nel film di Paolo Genovese “Sei mai stata sulla luna?”, con Nino Frassica, Raoul Bova, Neri Marcorè, Giuliana Michelin, Emilio Solfrizzi. Dalla televisione al cinema, agli spettacoli di piazza, i più lo ricorderanno per essere stato al fianco di Marco Milano alias “Mandi Mandi”, quello che in Tv (il programma era “Mai dire gol” su Italia 1) non stava mai fermo un attimo oscillando a destra e sinistra come un metronomo. E con lui a seguirlo c’era Martino Meuli, che nella situation comedy condotta a spalla con la Gialappa’s, seguendo la condotta di Marco Milano, rischiava di precipitare ulteriormente le cose: rovesciare un vassoio, sbattere contro il capocomico, uscire fuori dall’inquadratura. Una miriade di gag esilaranti.
L’ESORDIO DI MARTINO – Con Marco Milano si è cominciato nel ’99, che quando spopolava il “Grande Fratello”, su TeleFriuli andava in onda “Il Grande Fraschiello”. Poi ancora con Mandi Mandi su Rai 2, Meuli seguiva le partite di pallone a “Quelli che il calcio…” di Simona Ventura e si esibiva nel teatro-Tv di “Colorado” su Italia 1. Conosciuto nel 1990, Mandi Mandi è stato per molti aspetti il suo maestro. Con lui sperimentava nuove scene comiche, battute sempre fresche, e i tempi veloci della televisione. Allora si poteva sperimentare. Ogni movimento veniva preparato per strappare una risata al pubblico, che rimaneva a casa inchiodato davanti alla Tv. Ad ogni modo, non tutto è cominciato da lì.
PRIMA DI TUTTO IL CINEMA – L’inizio di Meuli è sul grande schermo. Quello che porta nel cuore è certamente il primo film a cui ha partecipato, “L’infermiera di notte”, un indimenticabile cult della commedia all’italiana del 1979 con Gloria Guida, Alvaro Vitali e Lino Banfi. Il regista è Mariano Laurenti, che all’epoca cercava un tipo particolare, proprio uno come lui. Col regista ha provato l’impatto davanti alla macchina da presa, in cui tutto è costruito, e ogni cosa dev’essere al suo posto. Nello stesso anno, Meuli ha partecipato alle scene di un altro film di culto, “Il sommergibile più pazzo del mondo” (1982) anch’esso per la regia di Laurenti.
UN PRELUDIO ALLA «GRANDE BELLEZZA» – Quando Tony Servillo lo vide per la prima volta, si girò al regista Daniele Ciprì per esclamare: “E questo? Dove sei andato a trovarlo? Sarà un attore che avrà fortuna, perché uno così nel cinema italiano non si trova facilmente: è un jolly”. Nel film “È stato il figlio” (2011), Meuli compare nella scena del prefetto: con un lento pianosequenza, la macchina da presa apre la porta della stanza e piano piano si avvicina al tavolo imponente dell’Autorità. Meuli guarda compiaciuto la famiglia dei protagonisti per rassicurarli che è tutto a posto, che il sottosegretario ha chiamato dicendo che “la cosa è fatta”. Di fronte a lui, oltre allo stesso capofamiglia Nicola Ciraulo (Servillo), a sfoggiare uno sguardo incredulo e a ritirare una busta c’era l’avvocato Modica (Mauro Spitaleri) che gli si avvicina con il busto e lo guarda da vicino quasi incredulo, ma non si capisce se per il contenuto della busta o per il singolare rappresentante del governo che ha di fronte. Il film, poi uscito nelle sale l’anno successivo, è stato giudicato alla 69esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con un premio per la migliore fotografia.
MISTER PRESIDENT È UN CORROTTO – Se i personaggi meuliani si prestano a qualunque tipo di situazione comica, ogni sketch ha il suo umorismo, a volte scomodo. In un videoclip girato a Bari (la location è l’Hotel Parco dei Principi), Mingo (Domenico De Pasquale) è un presidente corrotto che ne combina di tutti i colori: scende dall’aereo, si prende gioco del vescovo e delle autorità; carica una escort sulla statale; fa la finta benificenza a un povero mendicante sventolandogli una lauta elemosina ma solo per mettersi in posa davanti a fotografi e giornalisti. Meuli è presente al taglio del nastro di un’inaugurazione: ha la barba nera e lunga, assiste “Mister President” intento a tagliare il nastro. Con le forbici e neanche a farlo apposta, al taglio del nastro di seta va via anche metà della barba, che al presidente gli rimane impigliata fra le dita. Lo sceicco è intento nell’applauso, guarda dritto e non se ne cura. Meglio filare prima che Meuli se ne accorga.
AMATO DAI BAMBINI – Se nel cinema l’effetto è garantito dal grande schermo e dalle pose pensate, ragionate, e girate, sul palco è tutto diverso. Quand’è nelle piazze, i bambini “impazziscono” guardando i suoi variegati personaggi. Dalla saudade di un calciatore brasiliano si passa al thaub, il vestito bianco lungo fino ai piedi dei principi sauditi, tanto ricchi da non avere idea di come spendere i soldi, fino al grande sombrero del mariàchi messicano. Qualche mese fa, al Premio Barocco a fargli da spalla c’era la presentatrice, Alba Parietti. Con lei è più facile, è una donna di spettacolo. Martino Meuli è un fiume in piena. Oggi è impegnato a ricercare nuovi personaggi, a studiare nuovi metodi di animazione per intrattenere in pub e locali, in cui cerca di sfruttare al meglio le sue capacità comiche. Il suo più grande desiderio è quello di condurre programmi per bambini, sullo stile di “Piccoli fans”: chi se lo ricorda il programma di Sandra Milo? Ma di fronte ai bambini non puoi sbagliare: con la parrucca ad hoc, il giusto modo di camminare e la battuta al posto giusto lui sì che ce la fa. Il divertimento è assicurato.
Per contattare Martino Meuli invia una email all'agenzia. Reteluna Management - Servizi per il cinema. Email: management@reteluna.it, Cellulare: 388.0231554
Venerdì 6 marzo 2015
© Riproduzione riservata
7617 visualizzazioni