Capone: «Scongiurare i licenziamenti»

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Lecce | la vicepresidente della regione propone soluzioni per superare la crisi adelchi

Capone: «Scongiurare i licenziamenti»

«Serve da Adelchi un atto di responsabilità economica e sociale»

Redazione Online

Loredana Capone, Vicepresidente della Regione Puglia
Loredana Capone, Vicepresidente della Regione Puglia

LECCE | La vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone, a fronte del grave problema Adelchi si rivolge direttamente all’imprenditore Sergio Adelchi, auspicando una soluzione per la crisi: «La minaccia di licenziamento di oltre 700 lavoratori da parte del gruppo Adelchi rischia di diventare sempre più inquietante. Per questo sento, anzitutto, il dovere di chiedere un atto di responsabilità importante al Sig. Sergio Adelchi. Un atto che scongiuri il licenziamento e che salvaguardi la permanenza del gruppo sul territorio o piuttosto impegni l’intero gruppo a cercare soluzioni alternative per i lavoratori. Si tratta di un atto di responsabilità economica e sociale.
Un atto al quale abbiamo invitato tutte le società in crisi e che tutti gli altri gruppi imprenditoriali presenti in Puglia stanno mettendo in campo. Si pensi a Bosch e Getrag nella meccanica: la crisi dell’automotiv aveva determinato una triste prospettiva per la permanenza in Puglia dei due gruppi industriali con il rischio di licenziamento di migliaia di lavoratori; si pensi al caso Teleperformance nel settore dei servizi per alcune centinaia di lavoratori o, ancora al caso BAT, nella produzione di sigarette, o infine al caso Miroglio nello stesso settore tessile. Nessuna ha lasciato irrisolto il problema. Ciascuna ha ripristinato sia pure in parte i rapporti di lavoro e investito per crescere anche con l’aiuto di fondi regionali, o ha avviato attività di scouting con l’ausilio di altre società per trovare investitori che assumessero i lavoratori. Ecco perché la collaborazione di Sergio Adelchi è fondamentale. Fondamentale è altresì il ruolo del Governo: quella di Adelchi è una crisi di rilievo nazionale, con 700 lavoratori coinvolti. Né più né meno di Termini Imerese o di Irisbus. Ecco perché il Ministero dello Sviluppo Economico deve occuparsi con serietà e senza indugio della Vertenza Adelchi e non può farlo solo interpretando passivamente e burocraticamente l’accordo di programma del 2007. Sono necessari interventi di politica industriale complessi per situazioni di crisi così rilevanti, come da tempo chiediamo in conferenza Stato/Regioni noi assessori regionali allo sviluppo economico di tutte le parti d’Italia, uniti al di là del colore politico, come chiedono Confindustria, la BCE e il presidente Napolitano. Non si può più attendere».

Martedì 25 ottobre 2011

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