Redazione Online
LECCE | Attentava alla sicurezza pubblica e all’ambiente possedendo un’enorme quantitativo di gasolio senza le autorizzazioni richieste e gestendo un autolavaggio ignorando le norme di tutela ambientale. Un 40enne di un comune del sud salento è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per reati ambientali e detenzione di materiale esplodente senza le prescritte autorizzazioni.
I CONTROLLI | La sede di un una società operante nel settore dell’autotrasporto è stata sottoposta nei giorni scorsi a dei controlli da parte della Guardia di Finanza di Gallipoli per verificare il possesso dei permessi per la detenzione di carburante. Il gasolio era impiegato per rifornire 12 tir facenti parte del parco veicoli della società. Si parla di 6.400 litri di materiale infiammabile che era però stoccato all’interno della ditta senza le autorizzazioni, obbligatorie per legge, previste per il possesso di quantitativi così elevati di materiale esplodente, al fine di salvaguardare la sicurezza del deposito e l’incolumità pubblica. Il gasolio era conservato in una cisterna della capacità di 9,000 litri, realizzata in ferro senza nessuna dotazione di sicurezza, cioè priva di dispositivi antincendio.
L’AUTOLAVAGGIO | Nello stesso piazzale era presente anche un autolavaggio non autorizzato, adibito alla pulizia dei 12 tir, completo di idropulitrice, aspirapolvere professionali, fusti di shampoo detergente, compressori, spugne, spazzole da lavaggio, bombole per la lucidatura e la pulizia degli interni. I tir venivano lavati servendosi di queste attrezzature ma anche di una buca in cemento simile a quelle impiegate dalle officine meccaniche, con relativo foro di scarico, attraverso il quale le acque reflue venivano convogliate in una pozza realizzata in un vicino appezzamento di terreno, in questo modo inquinando il suolo e le falde acquifere. Gasolio e autolavaggio sono stati sequestrati.
Mercoledì 2 novembre 2011
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