Vernole | Agli arresti domiciliari il direttore dell'ufficio postale di acquarica di lecce
Si appropria del denaro per scopi personali. Incastrato dalle ispezioni
ACQUARICA DI LECCE (VERNOLE) | Spostamenti di denaro, ammanchi contabili temporanei, fittizie rischieste di liquidità da parte di ignari clienti. Aveva trovato un sistema davvero ingegnoso per far lievitare la disponibilità di cassa e appropriarsi così del denaro per fini personali: Giuseppe Antonio Pastore, 57 anni, di Cavallino, dirigente delle poste di Acquarica di Lecce che nel periodo fra maggio e giugno 2010 avrebbe abusato in ben due diversi momenti del suo incarico di pubblico servizio per sottrarre capitale alla società per un ammontare complessivo di 45 mila 600 euro.
La procura ha avviato le indagini del caso, a seguito dell'esposto dell'ufficio ispettivo poste italiane di Lecce, trasmesso nell'aprile scorso. La polizia giudiziaria che ha condotto l'inchiesta ha fatto ricorso alle testimonianze di diversi dipendenti e clienti del luogo, oltre che alla documentazione contabile dell'ufficio postale.
Pastore, prima di essere scoperto, era riuscito a sviare le ispezioni per ben due volte, compensando gli ammanchi di denaro con l'aiuto del libretto postale di una cliente. Le manovre, compiute dopo il normale orario di apertura degli uffici, gli avrebbero permesso di far risultare presente nei registri il denaro al momento del controllo. E di ricollocarlo nel libretto subito dopo. Purtroppo per il 57enne, una seconda ispezione lo avrebbe costretto, questa volta in maniera definitiva a ripianare l'ammanco.
Ma è solo nel maggio 2010 che un nuovo ennesimo controllo ha permesso di far emergere una seconda sottrazione di denaro, che l'uomo avrebbe gestito con le solite modalità: e con l'ausilio dello stesso libretto, messo a sua disposizione da una cliente del luogo, che ora risulta indagata in concorso per lo stesso reato. Pastore, accusato di peculato, è stato raggiunto questa mattina dall'ordine di carcerazione domiciliare emesso dal gip Alcide Maritati, su richiesta del pm Giovanni Gagliotta.
Venerdì 14 ottobre 2011