Lecce | Finisce 1-1 contro il frosinone la finale di andata dei play off
Giallorossi lodevoli per mezz’ora. Siglano il vantaggio con Papini, gli ospiti pareggiano ma la partita si spegne. Sabato prossimo l’altra sfida
di Francesco Buja
Lecce-Frosinone 1-1 Lecce (4-4-2): Perucchini; Sales, Diniz, Abruzzese, Lopez; Ferreira Pinto (14'st Bogliacino), Papini, Salvi (30'st Amodio), Doumbia; Beretta, Zigoni (30'st Barraco). A disposizione: Petrachi, Martinez, De Rose, Bellazzini. All. : Lerda Frosinone (4-4-2): Zappino; M. Ciofani, Biasi (32'pt Bertoncini), Blanchard, Crivello; Paganini, Gucher, Gori (40'st Carrus), Frara; Curiale (37'st Gessa), D. Ciofani. A disposizione: Mangiapelo, Altobelli, Carlini, Viola. All. : Stellone.
Arbitro: Sacchi di Macerata Marcatori: 15'pt Papini, 30'pt Gori
L’arte di complicarsi la vita. Il Lecce ha resistito alla tentazione solo per mezz’ora della finale di andata dei Play off, al “Via del mare”: quando sembrava tenere in pugno il Frosinone, ha regalato il pareggio.
Già al 4° minuto la squadra di mister Lerda si era affacciata dalle parti di Zappino con l’inserimento in area piccola di Zigoni sul traversone del terzino sinistro Lopez: palla finita fuori. Il Lecce ha cercato il fraseggio, il Frosinone è stato falloso, tradendo un certo nervosismo. Al 15° minuto i padroni di casa sono passati in vantaggio. Papini, rubato palla a Gori a centrocampo, ha trottato lancia in resta sul meridiano di Zappino e da una ventina di metri ha scagliato il dardo maligno che si è infilato alla sinistra del portiere frusinate.
I salentini hanno menato le danze, non proprio una pizzica, ma un valzer moderato; Doumbia sulla corsia mancina ha mosso passi di samba per far impazzire Matteo Ciofani, al quale spesso son serviti due rinforzi per controllare l’ivoriano; propositivo sull’altra fascia Ferreira Pinto. Al 23° il Lecce ha tentato il bis, ma Abruzzese in rovesciata su cross dalla sinistra ha ricordato di essere un difensore sparando alto. Il Frosinone non ha dormito e al 31° minuto ha sfruttato l’autolesionismo dei calciatori salentini. Balletto del pallone nell’area di rigore, soluzione a portata di speditore di pericoli in tribuna ma i difensori leccesi si intrattengono in convenevoli. La sfera lì reclamando un autore, il mondo si ferma per qualche istante, ma non Gori, che batte a rete. Un tiro che Perucchini avrebbe parato se non fosse passato di lì Abruzzese: parità.
Il Lecce ha perso baldanza. Al 44° minuto Beretta, contrastato vigorosamente, è caduto in area di rigore: intervento falloso ma l’arbitro Sacchi, della sezione di Macerata, ha concesso il vantaggio, sfruttato da Papini che ha calciato come volendo ammazzare i piccioni.
Il secondo tempo non è mai entrato nel tunnel del divertimento. Il Frosinone ha chiuso gi spazi, rintuzzando colpo su colpo. Il Lecce ha giocato la palla ma senza riuscire a penetrare pericolosamente nell’area avversaria, tant’è che ha spesso cercato il gol dalla distanza. L’arbitro Sacchi ha collezionato un’altra occasione di biasimo ammonendo il giallorosso Salvi per un intervenuto sul pallone in un contrasto. Smalto in campo disperatamente assente. Alla mezz’ora mister Lerda ha chiamato a riposo Zigoni, forse per privilegiare il gioco a terra, visto che in quello aereo i difensori del Frosinone non consentivano sconti.
Il pubblico si è rianimato all’85° minuto, quando la parabola su punizione di Bogliacino ha colpito il dorso della traversa. Qualche occasione nel finale su entrambi i fronti, nessuna emozione. Evidente la necessità di maggiore attenzione da parte della difesa del Lecce, che subisce gol imbarazzanti. Un’opportunità, quella regalata al Frosinone, che ricorda la rete buscata nella semifinale a Benevento, quando Mancosu colpì di testa fra due svampiti difensori. Pericolose indecisioni soprattutto per la concomitanza della sterilità di un attacco che solo in una partita di questi spareggi ha segnato più di un gol. Nella sfida che sabato prossimo, a Frosinone, sancirà la promozione in serie B, ogni distrazione potrà rivelarsi fatale. Il Lecce disporrà di capitan Miccoli, che ha scontato un turno di squalifica.
Martedì 3 giugno 2014