Lecce | deludente prestazione della squadra giallorossa nella prima sfida dei play off
Caglioni salva spesso il risultato. Attacco dei salentini inconsistente. Mister Lerda s'infuria per una sostituzione. Decisivo l'errore dal dischetto di un ventenne. Domenica semifinale a Benevento
di Francesco Buja
Lecce-Pontedera 8-7 ai rigori (0-0 dopo i tempi supplementari) Lecce: Caglioni; Diniz, Martinez, Abruzzese, Lopez (48'st Sales); Amodio, Salvi; Bellazzini (29'st Barraco), Bogliacino, Doumbia (21'st Beretta); Zigoni. A disposizione: Perucchini, Vinetot, De Rose, Barraco, Beretta, Sales, Miccoli. All. : Lerda Pontedera: Ricci; Regoli (33'st Pastore), Verruschi, Gonnelli (8'sts Pera), Vettori, Pezzi, Bartolomei, Caponi, Arrighini, Grassi, Di Noia (30'st Settembrini). A disposizione: Addario, Gasbarro, Luperini, Pastore, Pera, Picone, Settembrini. All. : Indiani Arbitro: Dei Giudici di Latina
Immeritato. Il passaggio al secondo turno dei play off di Lega Pro è stato ottenuto nonostante una prestazione scadente del Lecce al “Via del mare”, dove ha dovuto sperare nell’errore di un giovanotto di quasi vent’anni ai calci di rigore per battere il Pontedera. I toscani hanno fatto capire già al primo minuto di non temere la squadra giallorossa, quando Caglioni è stato costretto alla respinta da un tiro dalla distanza di Caponi. Il terzino giallorosso Diniz, sulla destra, ha sofferto l’intraprendenza di Regoli, i salentini hanno sbagliato passaggi e subito spesso gli anticipi degli avversari. Al 7° minuto un anticipo di testa da parte di Regoli ha innescato un’altra azione pericolosa: Arrighini ha impensierito Caglioni. Qualche minuto dopo, l’estremo difensore salentino ha deviato oltre la traversa una punizione di Grassi. Un altro giro di lancette e Grassi, servito da un cross da sinistra di Arrighini, ha impegnato Caglioni. Si è dovuto attendere il 21° minuto per registrare una ghiotta occasione per i padroni di casa: Bogliacino ha disegnato una parabola arcuata verso l’incrocio dei pali, la palla è finita oltre la traversa. Troppo poco per una squadra che ha ambito alla promozione diretta in serie B. Nell’ultimo quarto d’ora ha dominato la noia. Gli sbadigli sono stati interrotti da Gonnelli, che al 43° minuto, solo a due passi della porta, ha ricevuto e infilato in rete. Ma il guardalinee aveva sbandierato il fuorigioco.
Nella ripresa ancora noia e delusione da parte del pubblico giallorosso. Al 66° mister Lerda s’è infuriato per una sostituzione: la lavagna luminosa aveva indicato i numeri di Doumbia e di Beretta, ma l’allenatore giallorosso ha cambiato idea, volendo sostituire Bellazzini, che, reduce da una lunga assenza dai campi di calcio, quindi non in condizione di continuare la sfida, ha chiesto il cambio. Però, essendo Doumbia ormai fuori dal campo, non si è potuto modificare la sostituzione. Il Lecce ha provato attacchi velleitari, il Pontedera ha sfiorato il gol all’84° con un tiro di sinistro di Grassi, copia di quello effettuato da Bogliacino nel primo tempo e finito di poco fuori dalla porta. Allo scadere del tempo regolamentare una sventola di Bartolomei da oltre trenta metri ha confermato la situazione di pericolo del Lecce. Caglioni ha respinto, Arrighini da distanza ravvicinata ha tirato oltre il legno orizzontale. Il portiere giallorosso ha salvato la faccia della squadra anche un minuto dopo, su tiro di Arrighini servito da un passaggio filtrante.
Nei tempi supplementari la musica non è mutata. Al primo minuto i giallorossi hanno sfiorato il vantaggio con un calcio di punizione di Bogliacino, oggi capitano essendo in panchina Miccoli: palla vicina all’incrocio dei pali ma fuori dalla porta. Nel secondo tempo supplementare Martinez ha salvato la porta su un tiro da distanza ravvicinata. L’ultimo assalto dei leccesi è stato portato da Salvi: la punizione da una trentina di metri è finita di poco sopra la traversa. La lotteria dei rigori, dove la fortuna prevale sulla bravura, ha prolungato i timori della platea salentina, la cui squadra era favorita nella sfida contro il Pontedera. Per i giallorossi hanno segnato Bogliacino, Barraco, Zigoni, Beretta, e fra il generale scetticismo Diniz. Per i toscani: Grassi, Caponi, Arrighini, Pezzi, Pera. Ma cinque esecuzioni non son bastate. In gol anche i toscano Vettori e Bartolomei, cui hanno risposto rispettivamente Amodio e Martinez. È servito l’errore del quasi ventenne Pastore, che ha tentato il colpo a effetto, il “cucchiaio”, perché al Lecce si offrisse l’occasione d’oro. Abruzzese l’ha colta mandando alle spalle di Ricci l’ottavo rigore. Domenica prossima i giallorossi affronteranno il Benevento.
Lunedì 12 maggio 2014