Lecce | In pericolo il futuro dei lavoratori della ex manifattura tabacchi-bat di lecce
Dopo la riunione con la Flai Cgil di Lecce, una lettera per sperare ancora
LECCE | «I lavoratori annunciano sin da ora di voler ricorrere a tutte le iniziative, anche le più estreme, per difendere i propri diritti e la propria dignità». Queste le ultime righe della lettera che gli ex lavoratori della British American Tobacco, hanno rivolto alla società, scritto alla fine della riunione tenuta oggi, a Lecce, presso la sala «Di Vittorio» della sede provinciale della Cgil. La lettera che è stata inviata anche alla Provincia di Lecce, al Sindaco Perrone, a Confindustria Lecce, al Consorzio Inser Salento e ai sindacati nazionali Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil, affronta il disagio e la preoccupazione con cui devono convivere i 20 lavoratori ex Aams, costretti ora a ribadire la loro volontà a combattere strenuamente per quanto spetta loro, dopo che le garanzie previste dal precedente accordo del primo dicembre 2010 non sono state rispettate. In primo luogo per lo sfumare della possibilità di essere riassorbiti nell'organico della nuova realtà imprenditoriale, che ha sostituito la vecchia azienda. Secondo, per il venir meno della facoltà di mantere la propria posizione presso l'istituto di previdenza Inpdap.
Parole pregne di lucidità e amarezza, ma che esprimono anche la voglia di non farsi schiacciare nonostante le ombre scure e drammatiche che il periodo getta sulle posizioni lavorative. La riassunzione presso i nuovi soggetti imprenditoriali è diventato un miraggio che fa sentire sempre di più la sua morsa, soprattutto con l'avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre, data in cui la Bat cesserà di corrispondere l'indennità che gli ex collaboratori stanno percependo. Cosa accadrà dopo questa data? Ciò che questi uomini chiedono è di convocare le parti d'urgenza per cercare un accordo, un accordo in cui le persone non valgano solo carta straccia, ma siano trattate come tali, in rispetto dei diritti e della dignità di ognuno. Quello che chiedono è di usare la comunicazione come prima arma contro le problematiche che le nuove congiunture storiche ci costringono a fronteggiare, come imprese e privati.
Lunedì 10 ottobre 2011