Lecce | i carabinieri insospettiti dall'insolito via vai di gente che faceva «visita» all'uomo
Oltre al materiale per il confezionamento delle dosi, i militari hanno sequestrato 2750 euro in contanti, provento dell'attività illecita
LECCE | Un via vai di gente, diretta alla sua abitazione per il consueto approvigionamento di eroina. Clienti d'età assortita che ogni giorno salivano e scendevano pochi minuti dopo aver suonato, sempre allo stesso piano e alla stessa porta. Finchè a bussare a quella porta non sono stati i carabinieri del nucleo operativo di Lecce, coordinati dal tenente Alessio Perlorca, per mettere fine al traffico di stupefacente.
DOPO LE INDAGINI, IL BLITZ | Così è finito in arresto Oronzo Russano, 40enne di Lecce, da tempo sotto la lente d'osservazione dei militari, che, insospettitti dall'insolito numero di visite ricevute presso la sua abitazione, e dopo aver ricevuto conferma attraverso le indagini che non si trattasse di semplici visite di cortesia, hanno fatto irruzione ieri sera nella residenza, seguendo una coppia di individui che erano già stati notati qualche settimana prima. I carabinieri li hanno colti di sorpresa nel momento in cui fermi sulla porta, ricevevano la merce dalle mani di Russano.
UN'ATTIVITÀ BEN ORGANIZZATA | Bilancino di precisione, forbici, nastro isolante, buste ritagliate, fogli di alluminio e alcune dosi già pronte per essere messe in circolazione, per un totale di 16 grammi di stupefacente. È questo il materiale rinvenuto durante la perquisizione dei locali eseguita dai carabinieri, oltre alla cifra di 2750 euro risultato della lucrosa attività, suddivisa in banconote di differente taglio. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.
DOPPIFONDI E SCOMPARTI SEGRETI | Il disoccupato aveva anche escogitato un fantasioso modo per nascondere l'eroina ed evitare di essere scoperto nel caso in cui le forze dell'ordine fossero riuscite a risalire a lui: un vero e proprio kit da 007, composto da una finta bomboletta spray di lacca per capelli, con l'estremità inferiore costituita da un tappo a vite; due finti libri con vano segreto all'interno e un orologio da muro con doppiofondo. Purtroppo per l'uomo, lo stratagemma non è stato sufficiente a salvarlo dalle manette. Condotto in caserma per le formalità è stato poi accompagnato in carcere e messo a disposizione del magistrato per la convalida.
Sabato 3 dicembre 2011