Gallipoli | Scoperta dalla guardia di finanza una discarica abusiva in localitÀ baia verde

Rifiuti pericolosi gettati sul ciglio della strada

Sequestrata un'area di 70 mq. Dopo la denuncia si cercano i colpevoli

di Valentina Zammarano

BAIA VERDE (GALLIPOLI) | Vengono abbandonati ovunque, sul ciglio delle strade, nelle buche, nei terreni marginali, nelle vecchie costruzioni obsolescenti. Insomma, ovunque sia possibile aggirare l'occhio della collettività e farla franca. Protetti dall'anonimato di quello che a qualcuno appare meno grave considerarlo un vizio di molti. Più che una penosa abitudine, ormai quasi un'epidemia. Questa volta è toccato a Gallipoli, nella località turistica della Baia Verde, un paradiso che in piena estate ospita più di 5mila persone fra residenti e villeggianti. Materiali pericolosi e non, miscelati fra loro con noncuranza, tappezzano l'area di circa 70 metri quadri destinata allo stoccaggio incontrollato dei rifiuti, che la guardia di finanza della compagnia di Gallipoli ha sottoposto a sequestro stamattina, durante un'operazione finalizzata alla tutela dell'ambiente.

L'ordinanza di sequestro
L'ordinanza di sequestro

Cocci di ceramica, provenienti da sanitari e piastrelle, tubi in plastica, contenitori e barattoli di vernice vuoti, cartoni per imballaggi, pneumatici usati, materassi, divani, arredi in legno, ma anche monitor per computer e componenti elettronici di varia natura. Un mosaico di rifiuti che non hanno futuro, ma che almeno in parte potrebbero averlo, se venissero rispettate le norme a tutela dell'ambiente, anziché cercare il risparmio a tutti i costi sul normale processo di smaltimento dell'immondizia. Si tratta di una procedura particolarmente importante soprattutto nel caso dei componenti elettronici, che contengono agenti chimici e metalli pesanti a fortissimo impatto inquinante. I militari hanno inoltrato alla Procura della Repubblica di Lecce una denuncia a carico di ignoti per la violazione delle norme di cui al decreto legislativo 152 del 2006. Nel frattempo proseguono le indagini, al fine di individuare gli autori del gesto. Una negligenza che non minaccia solo l'ambiente ma che tocca la salute di tutti.

Lunedì 10 ottobre 2011