Lecce | MAGLIE, MARTANO, leverano, copertino, nardò: violazioni diffuse e un'attività abusiva

Controlli sui «Compro oro» della provincia:

irregolarità e una denuncia per ricettazione

Accertamenti da parte dei carabinieri coordinati su tutta la provincia volti a scongiurare il riciclo dell'oro proveniente da attività illecite

I monili sequestrati
I monili sequestrati

LECCE | Le agenzie di vendo e compro oro, sotto il mirino dei carabinieri. Un controllo che si estende su tutta la provincia, volto non solo a verificare il regolare esercizio delle attività secondo le normative in vigore, ma anche per accertare l'identità di chi si avvale del loro servizio e scongiurare il possibile tentativo di riciclare oro rubato attraverso metodi legali. Non solo i soliti controlli delle autorizzazioni e documenti necessari ai rivenditori per dedicarsi al movimento di gioielli e preziosi di varia natura, quelli che hanno interessato i 60 esercizi commerciali esaminati. Ma se in linea di massima le rivendite sono risultate in regola sotto i diversi aspetti presi in esame dai militari, per alcune di queste sono state messe in evidenza delle irregolarità.

MAGLIE E MARTANO | A maglie sono state 3 le attività a cui è stato contestato un comportamento non completamente corretto: non hanno rispettato la prescizione di tenere un registro degli oggetti raccolti e delle identità dei relativi acquirenti e venditori, non hanno osservato l'intervallo di tempo minimo di giacenza di 10 giorni. In particolare le sanzioni economiche applicate sono state di circa 2mila euro, mentre per l'esercizio che non ha rispettato il tempo di giacenza è stata inoltrata richiesta di chiusura. Un'altra rivendita, collocata questa volta sul territorio di Martano, è stata segnalata per le stesse violazioni osservate in quelle di Maglie, con il risultato di aver ottenuto gli stessi provvedimenti.

Primo piano degli ori posti sotto sequestro
Primo piano degli ori posti sotto sequestro

LEVERANO E COPERTINO | A Leverano, un Compro Oro è stato sanzionato per una cifra di 300 euro, per aver mancato di ottemperare l'obbligo di tenere un registro per i preziosi.
A Copertino invece, un giovane ventenne è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione, per aver ceduto oggetti di provenienza non legittima, a più riprese all'agenzia del luogo. Gli inquirenti sono riusciti a risalire a lui tramite il registro apposito. Una parte della merce è stata sottoposta a sequestro, mentre sono state avviate le indagini finalizzate a scoprirne esattamente l'origine.

NARDÒ | Ma è Nardò la «capitale» delle attività compro oro fuori norma: il titolare di una rivendita è stato denunciato in stato di libertà per la violazione della legge 7/2000, perché classificava l'oro ricevuto dai clienti come rottami, per aggirare le norme fiscali sulla merce raccolta per un valore di 21mila euro; un secondo titolare è stato invece denunciato in stato di libertà per aver intrapreso una attività risultata alla fine totalmente abusiva, in quanto esercitata senza licenza. Non possedeva inoltre il registro apposito per il registro dei preziosi che venivano caricati e scaricati, e rivendeva gli oggetti senza autorizzazione. In questo caso è stata inoltrata richiesta di chiusura al Comune. Ulteriori tre ispezioni hanno portato alla luce violazioni rispetto a quanto contenuto nelle licenze ottenute dalla questura, in merito all'installazione di telecamere e casseforti ancorate al muro.

Sabato 26 novembre 2011