Tricase | dopo le prime cure sono stati trasferiti al «don tonino bello» di otranto
Approdano sulle coste salentine all'alba, nella zona tra «Marina Serra» e «Tricase Porto». Nessuna traccia dell'imbarcazione, nè degli scafisti
TRICASE | Le coste salentine approdo di salvezza per 26 migranti di nazionalità iraniana e pakistana. Sono sbarcati all'alba dopo un'impervia traversata, iniziata dalle coste della Grecia, un tragitto azzardato e rischioso, considerando le condizioni meteorologiche non favorevoli delle ultime ore e culminata a Tricase Porto con l'intervento della guardia di finanza di Lecce.
SOCCORSI E ASSISTENZA | Uomini, donne e quattro bambini sono stati ritrovati in un anfratto di scogliera a metà strada tra Marina Serra e Tricase Porto, infreddoliti e spaventati, abbandonati al loro destino e soccorsi dai «Baschi verdi» della croce rossa italiana e dai sanitari del 118. Fortunatamente la traversata non ha causato feriti, solo qualche caso di ipotermia dovuto al freddo pungente che sono stati costretti a subire a causa di un approdo avvenuto intorno alle 5,45 ed un infortunio alla gamba per un uomo, probabilmente una frattura dovuta al tentativo di fuga. Nessuna traccia invece dell'imbarcazione che li ha condotti fin qui, né degli scafisti che la pilotavano, riusciti a dileguarsi prima che i militari giungessero sul posto e per la cui ricerca è stato mobilitato anche un elicottero che ha ispezionato invano tutta la zona. I 26 stranieri dopo la prima assistenza ricevuta sul luogo del ritrovamento, sono stati trasferiti presso il centro di prima accoglienza «Don Tonino Bello» di Otranto dove sbrigheranno le procedure di identificazione e le formalità di rito previste in casi come questi. Nel frattempo continuano le ricerche delle fiamme gialle per identificare gli uomini responsabili dello sbarco.
Sabato 26 novembre 2011