Galatina | la mamma del proprietario, presente sul luogo del furto, ha allertato la polizia

In un terreno agricolo per rubare il raccolto

Due riescono a fuggire, arrestata una donna

Con corde e cestini si sono introdotti nel fondo in contrada «Celana» per rubare le verdure. Insulti e minacce tra la ladra e il proprietario

Maria Milena Carone, 45 anni, Trepuzzi
Maria Milena Carone, 45 anni, Trepuzzi

GALATINA | Nel tardo pomeriggio di ieri tre uomini si sono intrufolati in un fondo agricolo per rubare parte del raccolto, ma uno di loro, Maria Milena Carone, 45 anni di Trepuzzi, non è riuscita a fuggire ed è stata arrestata. Erano le 17,30 quando nelle campagne della contrada «Celana» si stava consumando un furto in un agro destinato alla coltivazione di verdure ad opera di tre persone, due delle quali non ancora individuate.

CORDE E CESTINI PER LA RACCOLTA | I furfanti armati di corde e ceste avevano provveduto a raccogliere un ingente quantitativo di verdure, legate in fasci e sistemate negli appositi contenitori, quando sono stati colti con le mani nel sacco dai proprietari giunti sul luogo per un controllo di routine. Quello avvenuto ieri sera infatti è solo uno dei tanti furti realizzati nel fondo, in agro di «Collemeto», e che hanno costretto gli agricoltori a dei turni di sorveglianza presso le coltivazioni. Spaventati, due furfanti sono riusciti a fuggire nelle campagne dileguandosi in poco tempo, mentre la terza complice si è nascosta dietro le ceste usate per la raccolta ed è stata subito fermata dal proprietario.

INSULTI, MINACCE E L'ARRESTO | Uno scontro verbale acceso, insulti, minacce ed il tentativo della Carone di darsi alla fuga aggredendo l'agricoltore, un tentativo terminato presto a seguito dell'intervento degli agenti allertati dalla mamma dell'uomo. La donna è stata condotta in commissariato per le formalità di rito e su richiesta del magistrato di turno Alessio Coccioli, trasferita presso la casa circondariale di Lecce. A difenderla dall'accusa di rapina impropria in concorso l'avvocato di fiducia, Massimiliano Petrachi, del foro di Lecce. Ancora in atto le ricerche per individuare i due complici.

Lunedì 21 novembre 2011