Cavallino | era di 15 mila euro il bottino della rapina compiuta a cavallino lo scorso giugno
Le immagini sono state analizzate anche dai militari di Cavallino che hanno identificato i due come gli autori del colpo realizzato all'«Apulia»
CAVALLINO | Un nuovo ordine di arresto per i due vegliesi Sigismondo Patera, 56 anni e Pietro Albano, 46 anni, già in carcere per un tentativo di furto ai danni della filiale «Mps» di Casarano e ad oggi accusati di essere gli autori della rapina avvenuta il 20 giugno scorso presso la filiale della «Banca Apulia» sita a Cavallino.
ERA IL 20 GIUGNO | Per ricostruire la vicenda e le dinamiche che hanno condotto i carabinieri all'arresto dei due uomini occorre fare un salto nel tempo a quel famoso 20 giugno, giorno in cui i due uomini avrebbero messo a segno la rapina all'Apulia. Una mattina come tante altre bruscamente interrotta dall'intrusione all'interno dell'istituto bancario di due uomini, coperti in volto e armati di una pistola e di un taglierino, che poi si sarebbe scoperto essere solo dei giocattoli. Tra il panico generale i due riescono a sottrarre dalle casse 15 mila euro e a darsi alla fuga a bordo di un'auto che a seguito di accertamenti è risultata provento di un furto eseguito a Lecce qualche giorno prima.
Sul posto, a dare il via alle indagini, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Casarano che dai primi rilevamenti hanno avanzato l'ipotesi che i furfanti potessero essere della zona.
ALTRA RAPINA ALLA «MPS» | Il 19 ottobre Patera e Albano sfidano la buona sorte e tentano un altro colpo ai danni della filiale «Mps» di Casarano. Questa volta però non la fanno franca e finiscono in manette. A parlare per loro le immagini del circuito di videosorveglianza, le stesse immagini visionate dai carabinieri di Cavallino e grazie alle quali i militari hanno potuto identificare i due uomini come gli autori della rapina realizzata lo scorso giugno in una banca del paese. Raccolti tutti gli elementi necessari all'identificazione dei due uomini, tra cui gli stessi indumenti indossati nella prima rapina e ritrovati durante le perquisizioni, è scattato il secondo mandato d' arresto.
PROVVEDIMENTO CAUTELARE | Il pubblico ministero della procura di Lecce, Francesca Miglietta, in possesso di tutti gli elementi necessari, ha chiesto un provvedimento cautelare a carico dei due vegliesi, emesso dal Gip del capoluogo. Stamane in carcere è arrivato per i rapinatori il secondo ordine d'arresto, un provvedimento che aggrava ulteriormente la loro posizione dovendo adesso rispondere anche dell'accusa di rapina aggravata e ricettazione di autovettura rubata.
Mercoledì 16 novembre 2011