Matino | l'alfa 147 era stata rubata in un paese vicino e veniva utilizzata c.s.c, suo complice
In casa del più giovane D.L.S. sono stati ritrovati passamontagna, guanti, mattarello, un piede di porco, un cacciavite usati per lo scasso
MATINO | Una denuncia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e porto di arnesi atti ad offendere e allo scasso ai danni di D.L.S., di 34 anni e C.S.C. 46 enne, due operai matinesi, pluri-pregiudicati.
NEL MIRINO DEI MILITARI DA SETTIMANE | I carabinieri di Matino, coadiuvati dal Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano, nell'ambito di una serie di interventi finalizzati alla repressione dei reati contro la persona ed il patrimonio hanno predisposto un controllo sui due matinesi. Tenuti d'occhio già da alcune settimane per comportamenti sospetti, i militari hanno deciso di fermare D.L.S. per una perquisizione personale. L'uomo aveva addosso 125 grammi di hashish e questo ritrovamento ha spinto i carabinieri ad estendere i controlli anche presso il suo domicilio.
IN CASA ARMI E ARNESI PER LO SCASSO | I sospetti erano fondati, infatti passata in rassegna l'abitazione, sono stati ritrovati: un bilancino di precisione, una pistola semiautomatica calibro 8, contenente 11 cartucce a salve ed una pistola a tamburo, calibro 9 con 8 cartucce a salve all'interno. E ancora 3 passamontagna, 4 paia di guanti, un mattarello di legno, un piede di porco ed un cacciavite, tutti attrezzi presumibilmente utilizzati per l'attività di scasso.
UN'AUTO RUBATA USATA DAL COMPLICE | Nell'ambito della medesima operazione di controllo è stato scoperto che D.L.S possedeva un'automobile, un'Alfa 147, rubata qualche settimana prima in un paese vicino e che veniva utilizzata dal complice C.S.C. I due avevano rimosso dalla vettura le targhe originali e provveduto a montarne delle altre appartenenti ad un ulteriore veicolo di cui i militari sono alla ricerca. Immediato il sequestro dell'automobile e di tutto il materiale che l'operaio custodiva all'interno del suo appartamento, ora a disposizione dell'autorità giudiziaria della procura di Lecce.
Martedì 15 novembre 2011