Lecce | Giovanni rizzo del movimento regione salento indica la linea da seguire

«Abolire le Province. Via dalla Costituzione»

L'obiettivo è quello di una Regione jonico-salentina non baricentrica

Giovanni Rizzo, coordinatore leccese di MRS
Giovanni Rizzo, coordinatore leccese di MRS

LECCE | «Le Province sono enti inutili». Sulla linea dei tagli, e contro lo spreco delle risorse è il coordinatore cittadino del Movimento Regione Salento, Giovanni Rizzo, che plaude all’iter di cancellazione delle Province che dovrebbe partire proprio da una modifica della Costituzione.
«Ci è voluta l’emergenza della crisi per far saltar fuori la verità – dice Rizzo – Con un colpo di spugna, i partiti compiono ciò che sembrava impossibile fino a qualche giorno fa, avviando la cancellazione dell’istituzione Provincia dalla Costituzione. Una decisione così drastica delle province dimostra che la loro soppressione non nuoce ai cittadini e ai territori. Sono, per l’appunto, enti che ingoiano inutilmente risorse e che sono stati sempre, e anche di recente, “salvati” dagli egoismi concorrenti delle forze politiche di ogni colore».

Si rende quindi necessario, secondo il coordinatore del movimento di Paolo Pagliaro, che dall’esecutivo si faccia l’accorpamento dei piccoli Comuni, per poi dare più potere alle Regioni: «Il governo ha anche preservato i piccoli Comuni e ha attribuito a tutti i Comuni poteri di lotta e di introito rispetto all’evasione e all’elusione fiscale. Ha ammesso, in tal modo, che il futuro quadro istituzionale preveda un rapporto/percorso diretto Comuni-Regione-Europa. Proprio come il nostro movimento sostiene da tempo». Perché il fine è sempre quello, ottenere una nuova Regione non baricentrica: «È ora necessario rimodulare con urgenza l’istituto regionale – continua Rizzo – proseguendo nella battaglia per l’istituzione della Regione Salento che aggregherà le tre ex-province jonico-salentine in una nuova realtà politico-amministrativa». E conclude: «Una volta soppressi questi superati enti intermedi, infatti, occorrerà ridurre la distanza del territorio joinico-salentino dall’istituzione regionale. L’unico modo per assicurare questo, e quindi di non far perdere rappresentanza al territorio, è l’istituzione di una regione meno estesa, che in un’ottica di risparmio possa utilizzare al meglio parte delle risorse “liberate” dalla soppressione delle province, che altrimenti verrebbero assorbite da un ormai “lontanissimo” governo regionale pugliese».

Mercoledì 31 agosto 2011