ACQUARICA DEL CAPO | Nella notte, intorno alle 0.40 l’auto del sindaco, Francesco Ferraro, una Alfa Romeo 159 di colore scuro, ha preso fuoco ed è stata completamente distrutta. L’incendio a quanto pare è avvenuto a causa di un guasto. Dai primi accertamenti è stato riscontrato che le fiamme sono divampate a partire dal vano motore dal lato della batteria e il sindaco inoltre ha dichiarato che ultimamente l’auto gli aveva creato dei problemi. L’aveva portata a far controllare perché si accendeva continuamente una spia rossa che indicava anomalie al funzionamento del motore.

IL MESSAGGIO DI PALESE | Ma la vicenda non è ancora chiara. «Occorre fare immediata chiarezza», ha affermato Rocco Palese, capogruppo del Pdl alla Regione Puglia. Palese è intervenuto in merito alla tragica circostanza augurandosi si sia trattato di un incidente, ma rivolgendo tuttavia un accorato appello alle forze dell'ordine e al Prefetto di Lecce, affinché  accertino quanto prima cosa sia accaduto, specie in considerazione dei precedenti atti intimidatori verificatisi ad Acquarica del Capo e in altri comuni del Salento.

«Mesi fa scritte intimidatorie comparvero sui muri di Acquarica e più recentemente altri amministratori comunali salentini sono stati oggetto di intimidazioni» annuncia un po' allarmato il capogruppo. «Chiediamo quindi al Prefetto di Lecce di valutare l'ipotesi di convocare una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulla situazione, ma anche per dare un segnale forte della presenza dello Stato».

L'AUSPICIO DI GABELLONE | Anche il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, si augura che l’incendio notturno tra sabato e domenica scorsi ai danni dell’auto del Sindaco di Acquarica del Capo sia stato solo un banale incidente, un semplice guasto tecnico come è sembrato trapelare dalle prime indiscrezioni, «con la sincera speranza che dietro all’ennesimo episodio di cronaca ai danni di un amministratore pubblico “di frontiera” come un sindaco di un piccolo Comune non ci sia la mano violenta di qualcuno».
Infine, si è dichiarato pronto a stare accanto alle istituzioni e agli uomini che le rappresentano: «I tanti episodi di violenza e le intimidazioni ai danni dei nostri amministratori sono segno di quanto il nostro Paese rischi nel concreto l’esasperazione di uno scontro sociale sempre più cruento».