Soleto | tentativo di furto a casa di un pensionato finito male per i due ragazzi baresi
L'operazione dei carabinieri ha portato all'arresto di due persone A bordo di un'Alfa Romeo 147 e con l'ausilio di tre cacciaviti hanno tentato di mettere a segno un colpo all'interno dell'appartamento di un noto cittadino soletano. Ma l'imprudenza di tenere l'auto troppo tempo «appostata» li ha fatti scoprire. E arrestare dai carabinieri
di Valentina Castelli, Barbara Melgiovanni
SOLETO | È finito male il tentativo di furto intrapreso da due giovani baresi. Daniela Demerico, 28 anni, e Giovanni Garzia di 20, si sono recati verso le 12 di venerdì mattina a casa di un pensionato, con il proposito di tentare un furto, che però non ha avuto per niente buon esito. Infatti, nel tentativo di staccare la tapparella con dei cacciaviti, per forzare la finestra dell'appartamento ed intrufolarsi all'interno, i due giovani sono stato notati da qualcuno, che ha pensato di chiamare il 112 per segnalare i movimenti sospetti. Quando sono stati raggiunti, i ragazzi non hanno potuto fare altro che darsela a gambe. I carabinieri della stazione di Soleto, coordinati dai colleghi della Compagnia di Maglie, nel frattempo, avevano notato un'auto sospetta. L'auto, appunto, che i due avrebbero utilizzato per compiere il furto, un'Alfa Romeo, modello 147, di un colore scuro.
TARGA CONTRAFFATTA | Un veicolo che certo non passa inosservato, e che ha portato i militari dapprima a raccogliere la segnalazione, e poi a compiere tutti gli accertamenti del caso. Controllare la targa, capire a chi potesse appartenere. Se a qualcuno del luogo o, appunto, a qualche malintenzionato, com'è stato. All'interno della vettura (poco è bastato) i militari hanno trovato i due giovani di Bari, che a corredo delle cattive intenzioni avevano ancora i tre cacciaviti, che sarebbero serviti per per tentare lo scasso, e mettere a segno il colpo. La targa del veicolo, poi, era stata accuratamente contraffatta con del nastro isolante nero: ad una «L» erano state aggiunte le parti mancanti affinché sembrasse una «E». Insomma, le giustificazioni non sono bastate. Sono stati condotti in caserma, interrogati, e arrestati. I cacciaviti e l'auto sequestrati. Ora i due devono rispondere di tentato furto e del possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
UN'AUTO SOSPETTA | Già nei giorni precedenti l'automobile era stata avvistata nei paesi limitrofi a Soleto e segnalata come sospetta da parte degli inquirenti che poi hanno avuto conferma del loro intuito con l’arresto dei due e di conseguenza con il sequestro della vettura. Ammirevole l’intervento dei carabinieri di Soleto che hanno evitato un altro furto ai danni di un cittadino privato.
Sabato 5 novembre 2011