Specchia | Ieri mattina l'udienza a perugia di fronte ai giudici della corte d'assise d'appello
Secondo l'accusa la studentessa aveva una relazione con l'ex agente
SPECCHIA | Continua il processo presso la Corte d'Assise d'Appello di Perugia, per la scomparsa della studentessa Sonia Marra, 25 anni, originaria di Specchia, di cui si sono perse le tracce nella notte a cavallo fra il 16 e il 17 novembre 2006.
Il principale incriminato, Umberto Bindella, 32 anni di Marsciano (Perugia), ex agente del corpo forestale, è accusato di omicidio volontario, soppressione di prove e occultamento di cadavere.
UNA RELAZIONE SCOMODA | Al banco degli imputati anche Fabio Galluccio, coetaneo e amico di Bindella, che è accusato di aver concorso all'occultamento del cadavere o, alternativamente, di favoreggiamento personale dell'altro uomo, in merito alle dichiarazioni date agli investigatori. Fra i testimoni ascoltati un'amica della vittima, la quale ha raccontato che la studentessa, durante alcune confidenze, le avrebbe confessato di avere una relazione con l'uomo. Ciò confermerebbe la tesi dell'accusa, secondo cui la ragazza avrebbe avuto un legame con l'imputato, conosciuto alla scuola di teologia di Montemorcino, dove la giovane svolgeva attività di volontariato.
QUELLA SERA | La ragazza viveva da sola in Umbria dove seguiva gli studi per diventare tecnico di laboratorio biomedico. Ma quella sera il suo cellulare era spento, e nessuna delle telefonate effettuate verso il suo numero dalla madre hanno avuto risposta. La donna, preoccupata per l'inusuale silenzio della figlia, aveva chiamato la sorella di Sonia, Anna, che vive tuttora con il fidanzato a Roma. Ma nonostante la coppia abbia tentato di mettersi in contatto con la giovane per tutta la notte, di lei nessun segno. Al punto da spingere il fidanzato di Anna ad andare di persona a cercare la studentessa, l'indomani mattina, presso la sua abitazione di Perugia. Qui, il ragazzo si era visto costretto a chiamare i vigili del fuoco, che sono sì riusciti a entrare nell'appartamento ma trovandolo vuoto. A distanza di anni, il corpo della ragazza non è mai stato ritrovato.
FORSE INCINTA | Pare che prima di scomparire la ragazza avesse acquistato un test di gravidanza e preso appuntamento per una visita ginecologica a cui non sarebbe mai andata, probabilmente perché, secondo gli inquirenti, con l'ex guardia sarebbe nato un litigio in merito alla presunta gravidanza, evidentemente scomoda. Anche i tabulati telefonici confermerebbero questa versione dei fatti, mettendo in evidenza la presenza di telefonate e di messaggi fra i due. Sonia avrebbe anche confessato a un amico di aver combinato «un casino».
I familiari della ragazza si sono costituiti parte civile, e sono stati ascoltati come test, con l'assistenza del legale Alessandro Vesi. Secondo la loro versione Sonia non avrebbe mai parlato di una relazione con l'agente.
Il processo, aggiornato alla data del 28 novembre, procederà con l'ascolto di altri testimoni dell'accusa.
Martedì 1 novembre 2011