Gallipoli | Scoperto un nodo centrale Del mercato degli stupefacenti locale
Un tesoro che avrebbe fruttato centomila euro se immesso nel mercato
GALLIPOLI | Più che la sede di un'attività di spaccio i cui prodotti erano destinati ai compratori al dettaglio, un nodo nevralgico di smistamento e approvigionamento di stupefacenti, destinato ad alimentare il traffico locale. Una vera novità nel mercato salentino, che fino ad oggi ha dipeso in gran parte da fonti esterne per rifornirsi. Chili e chili di droga, di ottima fattura e ancora grezza, il cui valore commerciale complessivo è stato stimato dagli agenti attorno ai 100mila euro.
TENTA DI DISFARSENE | È il risultato del blitz che i carabinieri del commissariato di Gallipoli, sotto la guida del commissario Emilio Pellerano, in coordinazione con la polizia giudiziaria, hanno condotto nella serata di ieri nelle abitazioni di Massimiliano Buccarella, 35 anni, proprietario di un bar locale e incensurato, e Antonio Nardelli, 22 anni, già noto alle forze dell'ordine. I militari tenevano d'occhio i movimenti dei due parenti (Buccarella infatti è lo zio di Nardelli) già da un po' di tempo, soprattutto a seguito di alcuni episodi di contatto avvenuti fra i due con personaggi noti alle forze dell'ordine per essere coinvolti nel mercato degli stupefacenti, alcuni dei quali esterni alla provincia. Le perquisizioni sono iniziate attorno alle 19 nell'appartamento di Nardelli, situato al primo piano di uno stabile in periferia, il quale, vistosi perso ha tentato di sbarazzarsi del materiale in suo possesso, in parte sciogliendolo nel lavandino del bagno, in parte cercando di occultarlo fuori dalla finestra. Gli agenti sono comunque riusciti ad entrare e a mettere le mani su 60 grammi di eroina, 10 di cocaina, 100 di hashish, 40 grammi di mannite e un bilancino di precisione.
CHILI E CHILI DI DROGA | Ma il grosso del bottino era nascosto in casa dello zio, al piano rialzato della stessa palazzina: sotto il cuscino di una poltrona infatti, i militari hanno rinvenuto uno zainetto contenente un chilo e mezzo di eroina, la stessa quantità in hashish, un chilo e cento grammi di marijuana e 80 grammi di cocaina, tutto diviso in dosi e panetti.
A Buccarella è stato sequestrato anche un telefono cellulare, nell'eventualità possa fornire ulteriori indizi utili agli inquirenti. Zio e nipote sono stati accompagnati in carcere su disposizione del magistrato Paola Guglielmi. La loro difesa è tenuta dall'avvocato Francesco Piro.
Sabato 29 ottobre 2011