Lecce | in piazza del popolo la manifestazione del sindacato pensionati dedicata ai giovani
Un corteo costituito da pensionati, giovani, donne, lavoratori, migranti
LECCE | Un piano straordinario di politiche che tuteli il lavoro, puntando alla crescita e alla stabilità, piuttosto che l'allentamento del controllo sulle politiche di licenziamento. Imposte selettive che chiedano un contributo più consistente a chi guadagna più di 90mila euro l'anno. E poi ancora: la tassa Patrimoniale per le grandi rendite; un limite ai vitalizi parlamentari; lotta ferma contro gli sprechi, l'evasione fiscale e l'illegalità. Questi i progetti concreti che Cgil e Spi Cgil (sindacato pensionati italiani), oppongono come alternativa alle scelte del governo in materia di tagli.
CENTOMILA IN PIAZZA | I sindacati, forti di un corteo di centomila persone che si sono date appuntamento stamattina in Piazza del popolo, a Roma, obiettano allo smantellamento delle politiche di assistenza in Italia. Misure, quelle di cui si sta occupando il parlamento, che minano le condizioni dei pensionati, ma non soltanto.
«Dedichiamo la manifestazione nazionale dei pensionati e delle pensionate ai giovani di questo Paese perché ancora una volta si trovano davanti un governo che non si preoccupa di creare un’occupazione certa e stabile, ma mette le aziende nelle condizioni di licenziare più facilmente, mentre per gli anziani riserva la carità e l’umiliazione delle social card» sono le parole che la Segretaria generale dello Spi Cgil, Carla Cantone, rivolge a una piazza gremita di giovani, donne, lavoratori, migranti. Simbolo di quell'unione di intenti che è la volontà di costruire un futuro, a partire dal presente.
DIECI AUTOBUS DA LECCE | Sostanziosa anche la partecipazione della provincia di Lecce, da cui sono partiti dieci pullman. Rosanna Maragliulo, Segretaria generale dello Spi Cgil Lecce commenta : «C’è bisogno di un risveglio collettivo. È giunta l’ora di intensificare la lotta per chiedere e ottenere politiche diverse, la tutela dell’interesse di tutti contro il privilegio e i benefici di pochi».
«Nessun dorma!», dunque. Questo l' invito che il sindacato ha rivolto a tutti coloro che, stanchi di un governo che sembra voler esacerbare il conflitto intergenerazionale anziché mediare, hanno deciso di essere presenti e opporsi allo stato di cose. «Pretendiamo che i nostri figli e nipoti entrino ora, adesso, nel mercato del lavoro».
TAGLI ESASPERANTI | Negli ultimi quattro anni la contrazione delle risorse destinate agli enti locali ha toccato l'86% (passando da 939 milioni di euro ai 218 milioni). Anche le politiche giovanili hanno registrato un calo importante del 65%, mentre sono stati cancellati i finanziamenti per la casa, e quelli dei fondi per i non-autosufficienti. Intanto nel campo sanitario vengono introdotte nuove regole per i ticket del pronto soccorso e per le visite specialistiche. I requisiti di invalidità sono ridimensionati, e la spesa delle pensioni ridotta all'esasperazione. Tanti piccoli, grandi ritocchi al budget dei servizi collettivi, che contribuiscono ad allargare la classe dei nuovi poveri.
ANCORA AVANTI | Secondo la Cantone le misure necessarie per uscire dalla crisi sono possibili, ma richiedono una politica e un Governo differenti. Quello che importa è andare avanti nella protesta, insistere negli obiettivi, perché, come dichiara a conclusione della manifestazione il Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso «bisogna mandare a casa gli accumulatori di macerie, gli incantatori di serpenti. Bisogna mandare a casa questo governo fatto di ministri che hanno in odio il lavoro».
Venerdì 28 ottobre 2011