Lecce | Lecce ha un tasso di occupazione feminile maggiore rispetto alle altre province
Al 90°posto per l'«Indice 2011», strumenti di welfare da migliorare
di Alessandra Palmieri
LECCE | Donne in ascesa nel campo dell'imprenditoria salentina, è questo il dato emergente dal rapporto «Donne che resistono» pubblicato dall'ufficio studi che ha elaborato i dati Istat e reso pubblico dall'osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce.
ANALISI DI CONFARTIGIANATO | Le percentuali parlano chiaro: 31,7% le donne occupate, 8,6% le donne in cerca di lavoro, 59,6% le donne inattive ed entrando nel dettaglio si stimano 3.554 le donne con cariche nelle imprese artigiane di cui 2.400 risultano essere titolari di ditte individuali, numeri che fanno ben sperare ad un'apertura al mondo femminile di un settore in cui gli uomini hanno ancora il dominio. Dati questi che potrebbero subire un incremento se ci fossero strumenti di welfare in grado di consentire alle donne che lavorano di poter conciliare carriera e famiglia, mentre Lecce in questo si colloca solo al 90° posto nell'«Indice 2011» non offrendo buone possibilità per lavorare come dipendente o mettersi in proprio. L'analisi di Confartigianato scaturisce dall'esame di quaranta indicatori per ogni provincia, raggruppati in cinque ambiti: imprenditorialità femminile, mercato del lavoro femminile, istruzione e capitale umano, servizi di welfare e tempi di arrivo al lavoro e accessibilità ad alcuni servizi pubblici.
TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE NELLA PROVINCIA | In questa classifica il Salento non occupa i primi posti, tutt'altro, i dati di Confartigianato lo collocano nelle fasce più basse, mettendo in evidenza quanto la nostra sia una realtà più ostica rispetto a quella delle altre città italiane, per le donne che vogliono rapportarsi al mercato del lavoro e all'imprenditoria. Tuttavia ci si trova davanti ad una tendenza positiva che vede un aumento del numero delle donne titolari di imprese e che aspirano a cariche sempre più alte nell'imprendoria artigiane. La provincia di Lecce ha un tasso di occupazione femminile pari al 31,7% che risulta essere maggiore di quello di Bari, in cui si riscontra una percentuale del 31,3, Taranto con il 28,4%, Brindisi con il 27,6% e Foggia che chiude il confronto con il 24,6%.
IMPRENDITORIA IN CRESCITA NEL SALENTO | «Analizzando bene questi dati non dobbiamo sorprenderci, abbiamo trascorso un'estate ed un inizio di autunno molto caldi sul fronte dell'economia. Sono evidenti i segnali di rallentamento della ripresa avviata nel secondo semestre del 2009». Parla così Regina Lucia Gorgoni, la presidente del movimento «Donne Impresa» di Confartigianato Imprese Lecce riferendosi alle cifre che vedono il numero delle donne inattive ammontare a 892mila più del doppio delle 409mila impegnate nel lavoro e sempre superiore rispetto alle 80mila che cercano un impiego.
Nonostante un quadro generale che non conforta occorre essere ottimisti e continua il presidente: «L'imprenditoria cresce in provincia di Lecce. Sicuramente ci sono ancora grosse resistenze nell'ascesa professionale di una donna, perché non ci sono efficaci strumenti di welfare che possano favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro. Tuttavia da questi dati si evince che c'è sempre più voglia di fare impresa “in rosa”, considerato che ci sono ben 2.400 ditte individuali intestate al gentil sesso e altre 1.154 donne che ricoprono cariche nelle imprese salentine». Questi dati devono essere un trampolino di lancio per promuovere l'incremento dell'imprenditoria al femminile offrendo soluzioni e condizioni che possano aiutare le donne a coniugare la famiglia e l'attività professionale.
Martedì 25 ottobre 2011