Trepuzzi | Si cercano Tracce ematiche, impronte digitali e ogni elemento utile all'inchiesta
Si cercano corrispondenze fra l'ipotesi dell'accusa e il luogo del delitto La Procura di Lecce ha chiesto al Reparto investigazioni scientifiche di approfondire l'inchiesta tramite rilevamenti di sostanze biologiche e ogni elemento utile per una svolta
di Valentina Castelli
TREPUZZI | Proseguono le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Campi Salentina e del Ris, Reparto investigazione scientifiche di Roma che, dalle 12 di questa mattina, stanno effettuando dei rilevamenti all’interno dell’abitazione in cui trovò la morte Maria Tolardo, un'anziana di 88 anni, disabile, che sarebbe stata uccisa dalla nipote, attualmente ai domiciliari. Gli approfondimenti sono stati disposti da parte del pubblico ministero titolare dell'inchiesta, il sostituto procuratore Salvatore Negro della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce.
Lo scorso 20 dicembre l’anziana donna era stata trovata morta nel suo appartamento, ubicato in via Unità d’Italia. Fin dall’inizio gli inquirenti hanno pensato che il corpo rinvenuto sul pavimento della cucina in fin di vita fosse dovuto all’età ormai avanzata della donna. Ma la prima svolta si è avuta con le dichiarazioni del dottore Alfredo Tortorella, medico legale, che non trovava compatibili le dinamiche dell’incidente con le ferite trovate sul corpo dell’anziana donna. La perizia sostiene che la donna 88enne sia morta per asfissia ed emorragia.
Le indagini guidate dal capitano Simone Puglisi trovarono la presunta colpevole dell’omicidio grazie alle intercettazioni ambientali. La donna non è morta per cause naturali, ma sarebbe stata violentemente uccisa dalla nipote Anna Maria Toraldo, di 52 anni, che quotidianamente si recava a casa sua per accudirla. La nipote, dopo averla uccisa con dei colpi di ombrello, avrebbe ripulito la casa per non lasciare eventuali tracce che potessero collegarla a lei e poi si è preoccupata di fare lo stesso con l’anziana, mettendola sul letto pronta per la tumulazione.
Dopo aver fatto tutto ciò ha chiamato solo alcuni parenti per avvisare che la loro amata nonna fosse caduta accidentalmente dal girello e fosse morta. Gli stessi carabinieri hanno incominciato a trovare delle incongruenze tanto da ritenere necessario tener sotto controllo il suo cellulare e poi ha disposto intercettazioni ambientali.
In una delle sue telefonate al fratello ha detto: «L’ho uccisa io, l’ho colpita con un ombrello mentre lei mi tirava i capelli». Questa confessione è bastata agli inquirenti per arrestare immediatamente la donna che ora è agli arresti domiciliari. Ora Anna Maria Toraldo deve rispondere dell’accusa di omicidio preterintenzionale. L'indagine dei Ris, venuti appositamente dalla capitale, cercherà di recuperare eventuali tracce ematiche, biologiche, impronte digitali. Insomma, tutto ciò che è necessario per smentire l'ipotesi dell'incidente domestico e accreditare la sua presunta colpevolezza.
Martedì 25 ottobre 2011