Melendugno | scompare all'età di 71 anni dopo aver combattuto contro una grave malattia
Uomo politico del Partito Socialista, consigliere della Provincia di Lecce Il ricordo del politico ricordato dai colleghi che lo hanno conosciuto
MELENDUGNO | È morto all’età di 71 anni Vittorio Potì, insegnante di scuola superiore in pensione, e sindaco di Melendugno dal 2009. Si è spento questa mattina dopo una lunga lotta contro una grave malattia. Uomo politico del Partito Socialista è stato consigliere regionale dal 1990 al 1995 e dal 2000 al 2005. Per quattro legislature consigliere della provincia di Lecce, ha ricoperto l'incarico di vicepresidente (5 anni) e presidente del consiglio (2 anni), nel 2009 inizia la sua quinta legislatura a Palazzo dei Celestini, questa volta all'opposizione.
Alla notizia della scomparsa di Potì si è fatto subito sentire il cordoglio da parte del mondo politico locale: «La prematura scomparsa dell’amico Vittorio Potì mi colpisce e mi addolora profondamente a livello umano e politico. Alla sua famiglia e a tutti i suoi cari giunga il profondo cordoglio mio personale e del gruppo consiliare del Pdl - dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese - di lui restano indimenticabili il senso delle Istituzioni e la passione politica che hanno animato tutta la sua vita e la sua lunga carriera al servizio dei cittadini e del territorio. Potì è stato sempre un amministratore capace, lungimirante, leale. Lascia un grande vuoto ma anche un segno profondo nella vita politica ed istituzionale del Salento e della Puglia».
«Difficile condensare in poche parole il valore umano e politico di Vittorio Potì. La sua morte è per me personalmente una perdita dolorosissima- ha detto Antonio Gabellone, presidente della Provincia - Per me, giovane consigliere provinciale alla prima esperienza oltre 7 anni addietro, Potì è stato un maestro di dialogo, un esempio da seguire, ma soprattutto un uomo della gente e tra la gente. La malattia ci ha tristemente tolto un uomo delle istituzioni ma soprattutto un uomo utile alle istituzioni, utile nella sua concretezza, nella capacità di sintetizzare in una anche le diversità politiche più lontane tra loro. Vittorio Potì era uomo di dialogo e la Provincia di Lecce dovrà a lungo ricordare il suo valore morale, culturale e politico».
«Un autentico signore del socialismo italiano che in tanti anni di politica sul territorio pugliese abbiamo avuto modo di incontrare in qualità di consigliere regionale, consigliere provinciale e sindaco della sua amatissima Melendugno e delle sue altrettanto amate marine- ha dichiarato Vincenzo Barba, imprenditore e politico - con Vittorio scompare un uomo delle istituzioni, capace come pochi di far valere gli interessi generali contro quelli di parte. Giungano le mie condoglianze alla famiglia ed alla collettività da lui amministrata».
«Esprimo un sentimento di commosso dolore per la perdita di Vittorio Potì – scrive Antonio Barba - uomo che ho avuto il piacere di incontrare più volte nella mia pur giovane attività nelle istituzioni. Di lui oggi non si può non ricordare la franchezza politica, figlia di un non comune senso della realtà abbinato ad una perfetta conoscenza della macchina amministrativa. Il Salento e la Puglia perdono una delle personalità più rappresentative e più stimate».
«Uomo della Prima Repubblica, Vittorio Potì si è sempre contraddistinto per la sua propensione al dialogo, il senso delle istituzioni e la sua coerenza con l’idea socialista che non ha mai abbandonato», ha raccontato Salvatore Negro dell’Udc.
«Partecipo commosso al dolore della famiglia Potì per la scomparsa dell'amico e collega Vittorio – ha comunicato Pasquale Gaetani, assessore al Patrimonio della Provincia di Lecce - non ci sono parole per commentare una perdita così importante per le istituzioni salentine. Uomo che sapientemente coniugava doti non comuni di pragmatismo con un idealismo inimitabile. Non c'era argomento in Consiglio Provinciale in cui la sua capacità di trovare il necessario punto di incontro tra maggioranza e opposizione non riuscisse a raggiungere l'obiettivo sperato. Mancherà a tutti noi, tantissimo».
Salvatore Capone, segretario provinciale Pd Lecce: «Oggi ha smesso di battere un grande e storico cuore socialista. Con Vittorio Potì ci lascia un compagno di mille battaglie. In Regione, in Provincia, nel suo Comune, il centrosinistra salentino ha trovato in lui non solo un punto di riferimento competente, ma soprattutto un infaticabile motore e un'anima estremamente generosa. Esprimo, sia a titolo personale che a nome di dirigenti e iscritti del Partito Democratico della provincia di Lecce, tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai suoi familiari, alla famiglia socialista ed all'intera cittadinanza di Melendugno, cui ha dedicato fino all'ultimo tutto il suo amore».
«Personalmente – sostengono Francesco D’Agata e Gianfranco Coppola, rispettivamente coordinatore e consigliere provinciali dell’Italia Dei Valori - lo ricordiamo con affetto e simpatia per le sue continue battute sul leader Antonio Di Pietro e su «mani pulite» quando ci ritrovavamo per i corridoi di Palazzo dei Celestini. In tutte le occasioni però sapeva dispensare preziosi consigli e dimostrava tutta la sua esperienza nello spiegare i più minuziosi dettagli della macchina amministrativa ai più giovani come ai sottoscritti».
Lo ricordano anche i giovani, Stefano Minerva, segretario provinciale dei Giovani Democratici del Salento, scrive: «Con Vittorio Potì si spegne un pezzo di storia del centrosinistra salentino. La sua passione ed il suo impegno sono stati da esempio per tutti noi, Giovani Democratici del Salento. Oggi perdiamo un grande maestro ed un fondamentale punto di riferimento, i cui insegnamenti continueranno a guidare i nostri passi. A Vittorio Potì va il nostro più sincero ringraziamento ed alla sua famiglia il nostro affetto più profondo».
«La scomparsa di Vittorio Potì è una notizia che addolora tutti i socialisti».
queste le parole che gli rivolge Bobo Craxi, esponente del Psi: «Egli è stato un uomo politico saggio e onesto, popolare e coerente. Lo ricordo con particolare amicizia, per l’attaccamento al Partito e per la sua stima che ricambiavo sinceramente».
Anche il consigliere regionale e vice-coordinatore del Pdl Saverio Congedo, si unisce al coro di voci in cordoglio per la scomparsa del politico: «Sono colpito e addolorato dalla scomparsa di Vittorio Potì, di cui ricordo l’equilibrio, la lealtà e la grande passione politica. Con lui ho condiviso non solo l’esperienza in Consiglio regionale ma, da fronti opposti, tante battaglie comuni per la nostra terra e per la nostra comunità soprattutto se più bisognosa e debole. Alla sua famiglia e a tutti i suoi cari giunga il mio cordoglio e la mia vicinanza».
«Oggi è un giorno di lutto e di dolore. Vittorio Potì lungo tutta la sua esistenza ha vissuto con intensità e coerenza i suoi ideali della gioventù: giustizia sociale, uguaglianza, socialismo». È l'estremo saluto che gli rivolge Sandro Frisullo, vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico. «Ha difeso i più deboli e i lavoratori, è stato un costruttore di democrazia, ha sempre rivendicato con orgoglio la sua appartenenza socialista senza scadere mai nel settarismo e ricercando anzi con tenacia le ragioni dell’unità della sinistra. Non sono pochi i momenti che abbiamo vissuto assieme per costruire, pure in un contesto, quello degli anni ’80, fortemente segnato dalle polemiche e dalle divisioni tra Pci e Psi, una sinistra unita, riformista e di governo. E poi negli anni successivi nella comune collocazione al governo della Puglia, ricordo Vittorio come instancabile e competente amministratore, capace di costruire mediazioni e individuare soluzioni ai problemi più complessi. Ma su tutto prevaleva in lui la sua profonda umanità e la capacità di farsi carico dei problemi più minuti e concreti delle persone. Ed è per questo che lo voglio qui ricordare come un uomo buono, giusto, generoso che ha vissuto ed interpretato la politica come passione per gli altri».
Domattina alle 10, il corpo verrà trasferito dall'abitazione familiare alla camera ardente allestita nella sala del Consiglio. I funerali sono invece previsti nel pomeriggio, alle 16, nella chiesa madre.
Domenica 23 ottobre 2011