Miggiano | un rigurgito, dopo aver bevuto una tisana, lo ha condotto al soffocamento
Lividi, piedi gonfi e un corpicino debilitato, nel pomeriggio l'autopsia
MIGGIANO | Una disperata corsa contro il tempo per raggiungere l'ospedale più vicino, ma non c'è stato nulla da fare per il piccolo Luca Monsellato, morto a soli quattro anni nell'ospedale «Cardinale Panico» di Tricase all'alba di due giorni fa. Per accertare le cause del decesso, al momento imputato ad una crisi respiratoria, l'autorità giudiziaria ha predisposto l'esame autoptico che verrà effettuato questo pomeriggio dal medico legale Alberto Tortorella e dal pediatra Leopoldo Ruggiero.
Il piccolo Luca è arrivato in ospedale, tra le braccia del padre, Marcello Monsellato, 56 anni, conosciuto omeopata e psicoterapeuta di Miggiano, cianotico a causa di una forte crisi respiratoria scatenatasi mentre beveva una tisana al finocchietto, utile a favorire la digestione ed eliminare il senso di gonfiore. Il bambino, che fin dalla nascita presentava delle patologie, curate solo con l'omeopatia, ha iniziato ad avere dei conati di vomito che probabilmente gli hanno ostruito le vie respiratorie conducendolo alla morte.
I medici dell'ospedale di Tricase, dopo aver eseguito dei controlli sul corpicino inerme, hanno riscontrato la presenza di lividi e un gonfiore dei piedi, nonché una corporatura molto gracile come se il bambino fosse debilitato e non nutrito a dovere, forse a causa dell'influenza accompagnata da problemi gastrointestinali che lo aveva colpito settimane prima e per la quale i genitori erano ricorsi, come al solito, ai rimedi dell'omeopatia.
Subito dopo il decesso, i sanitari della struttura ospedaliera hanno avvertito di quanto accaduto i carabinieri della Compagnia di Tricase e del comando provinciale di Lecce che hanno dato inizio alle indagini insieme al procuratore nominato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica, Alberto Santacatterina, che ha aperto un fascicolo per chiarire la cause che hanno reso possibile questa tragedia.
Per capire se si tratti di una disgrazia o se la morte sia da imputare ad una cattiva condotta da parte dei genitori, occorre attendere il referto dell'autopsia che doveva tenersi questa mattina, ma che è stato rimandato nel pomeriggio su disposizione della Procura. Nel frattempo per i due, date le condizioni in cui versava il corpo del bambino, sono state avanzate le ipotesi di reato di omicidio colposo e di mancata nutrizione sana per cui risultano indagati. Ad occuparsi della loro difesa l'avvocato Alfredo Cardigliano. Il sostituto procuratore Santacatterina contesta loro di avere cagionato per colpa la morte del figlio, omettendo di prestargli cure specialistiche pur in presenza di un perdurante, grave e preoccupante quadro patologico.
Sabato 22 ottobre 2011