Lecce | Interrogazione presentata dall'onorevole teresa bellanova (PD) al governo

«Il ticket sulle ricette è vantaggio dei privati»

«Il pagamento di 10 euro sulle ricette rischia di impoverire il pubblico»

LECCE | La parlamentare del Partito democratico, Teresa Bellanova, tramite un’interrogazione al ministro della Salute ha chiesto maggiore informazione ai cittadini da parte delle Asl. «Il meccanismo del ticket fisso di 10 euro sulle ricette rischia di svuotare il sistema pubblico sanitario a vantaggio di quello privato», lamenta la parlamentare salentina nel testo presentato. «È questa la conseguenza diretta - spiega ancora la Bellanova - di quanto denunciato dai giornali riguardo la distorsione operata dal meccanismo del ticket fisso. Il cittadino infatti, non essendo informato, si ritrova in questo modo a pagare costi superiori rispetto a quelli che potrebbe sostenere se si rivolgesse alle strutture private».

Il servizio di informazione al cittadino non può essere in capo al medico di famiglia che pur stabilendo un rapporto fiduciario col paziente non potrebbe, per questione di professionalità ed etica, fare sistematicamente i conti delle prescrizioni apportate. Inoltre, aggiunge Bellanova «c’è da sottolineare che in questo caso sarebbe opportuno che l’informazione non fosse data dal medico, anche per un'ipotesi di conflitto di interesse, vale a dire che nella fattispecie la successiva domanda, alla quale il professionista sarebbe sottoposto, da parte del paziente, potrebbe essere in quale struttura svolgere le prestazioni».

Quindi spetterebbe alle Asl di competenza una campagna informativa capillare, come già si fa per le vaccinazioni o per la diagnostica di prevenzione, o che la diffusione di questa informazione fosse posta in capo alle strutture pubbliche e private, deputate a svolgere le analisi ematochimiche o di diagnostica strumentale, con la conseguente possibilità di scelta da parte del cittadino. Proprio per questi motivi, conclude la Bellanova «il ministro della Salute intervenga direttamente per correggere questa distorsione causata dalla norma introdotta dal governo lo scorso 17 luglio».

Venerdì 11 novembre 2011