Franceschini collabora: riconosciuti gli arresti domiciliari al professore di Perugia

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Lecce | Truffa aggravata: confessa ma solo in parte, le accuse che gli vengono rivolte

Franceschini collabora: riconosciuti gli arresti domiciliari al professore di Perugia

L'ingegnere, sottoposto in questi giorni a interrogatorio di garanzia, si
mostra collaborativo e svela nuovi elementi essenziali per le indagini ancora in corso da parte della Procura

di Valentina Castelli

Tribunale di Lecce / Reteluna
Tribunale di Lecce / Reteluna

LECCE | Si è conclusa questa mattina l'esperienza al carcere di Lecce per Giordano Franceschini, professore 45enne originario di Padova e docente presso l'università di Perugia, arrestato lunedì scorso perchè coinvolto nell'inchiesta delle tangenti per il progetto filobus del capoluogo salentino. In virtù dell'atteggiamento disponibile e collaborativo che l'uomo ha mantenuto durante la rogatoria tenutasi nei giorni precedenti, il giudice per le indagini preliminari Antonia Martalò gli ha riconosciuto l'attenuazione delle misure cautelari, richiedendo per lui gli arresti domiciliari. Franceschini, accompagnato dalla sorella e dal cognato, ha quindi fatto ritorno presso la sua abitazione di Perugia.

FRANCESCHINI COLLABORATIVO | Il professore, chiamato a rispondere di truffa aggravata, era stato tratto presso Borgo San Nicola, soprattutto per evitare la possibile reiterazione del crimine, visto che in qualità di consulente, risulta al momento coinvolto anche in altri appalti di rilievo. L'ingegnere, nel corso dell'interrogatorio di garanzia tenuto di fronte al procuratore aggiunto Antonio De Donno, ha in parte confessato le accuse spiegando di avere sì firmato alcune fatture false, ma solo per una questione fiscale legate al bisogno di liquidità e non connesse al progetto filobus, del quale risulta comunque progettista per conto dell’Associazione temporanea d’imprese.

NUOVI ELEMENTI PER LE INDAGINI | Franceschini durante l’interrogatorio ha fornito nuovi elementi necessari per il prosieguo delle indagini, che potrebbero presto portare a delle novità nelle fasi investigative ancora non concluse da parte del procuratore generale Cataldo Motta e il procuratore aggiunto De Donno. La cosa certa è che Franceschini si è trasformato in una figura chiave per la risoluzione dell’affare filobus che orbita attorno alla figura di Massimo Buonerba, ex consulente legale di Adriana Poli Bortone. Siamo certi che le sorprese non siano ancora finite.

Lunedì 28 novembre 2011

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